(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 15 nov. - Recuperare i farmaci non scaduti per riutilizzarli in favore delle persone assistite dalla Caritas di Imola. E' l'obiettivo di "FarmacoAmico", progetto sperimentale promosso da Hera con il coinvolgimento dell'Ausl imolese, di ConAmi, di Sfera farmacie e dell'Ordine dei farmacisti di Bologna. Una "rete solidale", viene definita nella nota, affidata al coordinamento e alla supervisione di Last minute market. I farmaci potranno essere depositati dai cittadini in appositi contenitori verdi messi a disposizione da Hera nelle farmacie comunali di Imola, ben distinti dai contenitori di farmaci scaduti destinati allo smaltimento. Anche l'Ausl di Imola, attraverso il proprio servizio di assistenza domiciliare, raccogliera' i farmaci non utilizzati dai pazienti in carico e li depositera' in un contenitore ad hoc collocato nel Nucleo di cure primarie dell'Ospedale civile di Imola.
Per poter essere inseriti nel circuito di riutilizzo i farmaci dovranno avere dei precisi requisiti, tra i quali "una validita' residua di almeno sei mesi e le confezioni in uno stato perfetto di conservazione- spiega la nota- con lotto e scadenza perfettamente leggibili". Saranno invece esclusi i medicinali che richiedono "particolari precauzioni per la loro conservazione, come la catena del freddo- continua la nota- quelli di solo impiego ospedaliero e gli eventuali farmaci stupefacenti". Hera, oltre a mettere a disposizione i contenitori, garantira' anche il servizio di ritiro presso l'ambulatorio Caritas dei farmaci recuperati ma non utilizzabili e quindi destinati, dopo una fase di cernita, allo smaltimento come rifiuto. "E' prevista anche una fase 2 del progetto, nella quale potranno essere individuati ulteriori enti beneficiari (enti di assistenza locali o enti no profit coinvolti in progetti di cooperazione in Paesi in via di sviluppo) che potranno richiedere la presa in carico di eventuali farmaci- spiega Hera- che l'ambulatorio Caritas non utilizza, impiegandoli per i propri fini istituzionali sotto la supervisione di un medico".
FarmacoAmico rappresenta dunque "un'azione concreta per la prevenzione dei rifiuti, l'estensione del ciclo di vita dei beni e, soprattutto- si sottolinea nella nota- il riutilizzo per la stessa finalita' per cui sono stati concepiti e si inserisce pienamente in una esperienza concreta di responsabilita' sociale condivisa a livello territoriale". Istituzioni, imprese, societa' civile "condividono un'iniziativa che coniuga la sostenibilita' (meno rifiuti) e la solidarieta' (piu' aiuti ai bisognosi)", chiosa la multiutility.
(Wel/ Dire)