(DIRE - Notiziario salute) Roma, 5 nov. - In relazione alle recenti notizie riguardanti possibili rischi associati al consumo di Energy Drink, in particolare per il loro contenuto di caffeina, Assobibe - l'associazione di Confindustria che rappresenta, tutela e assiste le imprese che producono e commercializzano bevande analcoliche in Italia - desidera fornire alcune precisazioni. In primis, e' necessario chiarire che la situazione in Ue ed Italia e' molto diversa rispetto agli Usa sia per quanto attiene le informazioni in etichetta sia per gli ingredienti e relativi limiti di legge. I consumatori italiani trovano in etichetta specifiche indicazioni ed avvertenze in etichetta quali "tenore elevato di caffeina" e, per iniziativa volontaria dei produttori aderenti ad Assobibe, l'indicazione "Non raccomandati ai bambini, alle donne incinte o alle persone sensibili alla caffeina".
L'impiego degli ingredienti ed i relativi tenori presenti negli Energy Drink sono sicuri, valutati ed autorizzati dalle autorita' sanitarie competenti. In Italia, il Consiglio Superiore di Sanita' nel 1998 ed il ministero della Salute hanno autorizzato gli ingredienti. La vendita degli Energy Drink e' inoltre subordinata nel nostro Paese ad una procedura di notifica al ministero della Salute.
In particolare, la caffeina e' uno degli ingredienti piu' accuratamente studiati, ed e' considerata sicura dalle autorita' alimentari di tutto il mondo. La quantita' di caffeina contenuta in una lattina di 250 ml e' stabilita da una normativa italiana stringente, ed e' simile a quella contenuta in una tazzina di caffe': la concentrazione massima di caffeina negli Energy Drink commercializzati in Italia e' pari a 320 mg per litro. Tenore certamente inferiore rispetto ai 300 mg per lattina richiamati da organi di informazione nella descrizione del mercato statunitense. Per favorire un'informazione chiara e completa sugli Energy Drink e promuovere un consumo responsabile e consapevole degli stessi, le imprese aderenti ad Assobibe hanno assunto ulteriori impegni volontari tra cui: adottare specifiche azioni concernenti le attivita' di promozione, marketing e pubblicita' di tali bevande, tra cui evitarne la commercializzazione negli ambienti scolastici, nonche' dintorni delle scuole e nei canali diretti ai bambini sotto i 12 anni; realizzare, attraverso Assobibe una campagna informativa con il ministero della Gioventu' che comprende un sito internet per illustrare le caratteristiche del prodotto ed aiutare il consumatore a comprendere le caratteristiche nutrizionali e funzionali di tali bevande (www.infoenergydrink.it); evitare la promozione degli Energy Drink in abbinamento con bevande alcoliche, nonche' quali prodotti mirati a neutralizzare gli effetti dell'alcol.
La principale finalita' di questo impegno volontario, che integra il Codice Assobibe per l'autoregolamentazione delle attivita' di promozione e commercializzazione dei prodotti del settore, e' di rappresentare in modo chiaro le caratteristiche del prodotto ed aiutare il consumatore a comprendere le caratteristiche nutrizionali e funzionali di tali bevande.
Infine, si ricorda che in Italia i livelli di consumo di Energy Drink sono molto contenuti: rappresentano circa l'1% del totale delle bevande analcoliche consumate.
(Ami/ Dire)