SALUTE. DISABILITA', A PALERMO GIOVANI DOWN RACCONTANO IL LAVORO IN REGIONE
A ROMA TERZA EDIZIONE TROFEO, QUEST'ANNO DEDICATO AI PIÙ PICCOLI.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 26 mar. - Quattro giovani down
hanno raccontato a Palermo, con gli occhi che brillavano dalla
gioia, la loro esperienza lavorativa all'interno della pubblica
amministrazione chesi concludera'ad aprile ma che si spera possa
proseguire. Si tratta del progetto sperimentale regionale di
inserimento professionale per quattro giovani Down (tre ragazzi e
una ragazza) a cui sono stati affidati compiti di accoglienza e
comunicazione, presso l'assessorato della Salute. In particolare,
il progetto ha interessato Giuseppe Lupo, Fabiola Carabillo',
Francesco Gliubizzi e Francesco Arena.
Giuseppe Lupo, 30 anni, con un viso da studioso, ogni mattina
sale sul bus 102 per recarsi nelle sede dell'assessorato.Il
giovane ha preso molto sul serio l'impegno lavorativo che ogni
mattina lo vede coinvolto nei compiti di accoglienza del
pubblico: il suo lavoro e' quello di fornire le indicazioni dei
funzionari preposti ai vari servizi. Quando si parla del suo
lavoro Fabiola Carabillo', 34 anni, si apre in un sorriso solare
perche' stare con le persone le piace tanto. "Non faccio solo
questo - racconta -, mi piace pure dipingere e disegnare per gli
amici e i miei cinque nipoti". Francesco Arena e' il piu' giovane
e ha 21 anni. "E' la mia prima esperienza lavorativa e mi piace
moltissimo aiutare le persone, facendo le fotocopie e accogliendo
gli altri- racconta-. Alla gente spieghiamo pure come partecipare
al 'Farmadono': il progetto per donare i farmaci inutilizzati a
chi ha bisogno". Il piu' restio a parlare perche' piu' timido e'
Francesco Gliabuzzi. "Il mio lavoro e' quello di distribuire la
posta alle colleghe - dice -. Vorrei tanto che questa attivita'
potesse continuare perche' essere utile per gli altri mi fa stare
bene".
I quattro giovani sono stati inseriti per un periodo di sei
mesi, nelle sedi di due dipartimenti regionali, impegnati per tre
ore al giorno dal lunedi' al venerdi', seguiti da i tutor Mauro
Bugio e Marcella Rizzo e dalla psicologa Daniela Raineri messi a
disposizione dall'associazione Famiglie Persone down di Palermo.
L'esperienza e' stata presentata nel corso del convegno,
organizzato dalla associazione Famiglie Persone Down su
"Integrazione Ospedale - Territorio per un percorso di vita e una
reale inclusione sociale" avvenuto questa mattina nell'aula magna
dell'ospedale Cervello di Palermo. L'evento si e' svolto in
collaborazione con il Centro di Riferimento Regionale per il
Controllo e la Cura della Sindrome di Down e delle altre
Patologie Cromosomiche e Genetiche con il supporto
dell'assessorato regionale della Salute, del CeSVoP, dell'Asp 6
di Palermo e delle Aziende Ospedaliere Riunite Villa
Sofia-Cervello. "Oggi, le persone con sindrome di Down hanno
dimostrato grandi risorse e potenzialita', sono in grado di
compiere un significativo percorso scolastico, di fare sport, di
impegnarsi in un lavoro in modo produttivo e competente-
sottolinea Giuseppe Rocca, presidente dell'associazione Famiglie
Persone Down-. A tutt'oggi l'integrazione sociale, diritto ed
elemento fondamentale per la dignita' della persona, deve essere
ulteriormente incentivata ed e' necessario creare maggiori
opportunita' affinche' sia pienamente realizzata nel
raggiungimento di una vera autonomia". "Le persone con sindrome
di Down hanno bisogno di un sostegno adeguato, di maggiori
opportunita' per integrarsi nella scuola e nel lavoro - continua
-, di rispetto del loro essere persona; punti su cui verte
l'impegno dell'associazione e degli operatori del centro, in
collegamento e sinergia con l'assessorato competente e le
strutture dell'Asp 6 e di Villa Sofia-Cervello".
(Wel/ Dire)
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