ESTESA ANALISI MULTICENTRICA CONFERMA L'EFFETTO PROTETTIVO.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 26 mar. - Non solo protettiva
per il cuore, ma pure contro il cancro. Questa l'estrema sintesi
di una estesa analisi multicentrica, condotta per piu' di tre
anni su 77 mila pazienti europei in trattamento quotidiano con
bassi dosaggi di aspirina per problemi cardiovascolari. Decine di
migliaia di soggetti, di vari paesi europei, trattati da oltre
tre anni con aspirina per disturbi cardiovascolari. Sia uomini
che donne. Alla verifica, hanno mostrato a distanza di tempo
un'incidenza e una mortalita' per cancro nettamente inferiori
rispetto al resto della popolazione.
L'aspirina, il cui effetto protettivo era gia' noto nei
confronti del cancro del colon-retto, pare dunque confermare ora
un'azione benefica rispetto a qualsiasi tipo di tumore. Lo studio
di metanalisi condotto su questi pazienti seguiti da piu' centri
clinici europei di ricerca, tra cui l'Istituto auxologico
italiano e il Mario Negri per il nostro Paese, indica
che la somministrazione di aspirina, nell'arco di anni,
costituisce un probabile elemento protettivo sia verso la
possibilita' di sviluppare un tumore, sia verso l'incidenza di
mortalita' a causa dello stesso. La ricerca ha preso in esame i
dati di 51 trial randomizzati su oltre 77 mila pazienti,
originariamente pensati per valutare l'effetto cardiovascolare. I
primi risultati sono sorprendenti, con un -15% di rischio di
morte per cancro in quanti hanno assunto il farmaco rispetto al
campione, ed un -35% per chi assume il medicinale da oltre 5
anni.
Una bassa dose giornaliera di aspirina, inoltre, sembra
sufficiente a ridurre del 23% il numero dei casi di cancro dopo
soli 3 anni di assunzione, sia nei maschi che nelle femmine. Il
ridotto rischio di eventi cardiovascolari importanti sembrava
inizialmente compensato da un aumento del rischio di emorragie
gastro-enteriche, ma entrambi gli effetti si sono ridotti
aumentando il follow-up, lasciando l'importante risultato della
riduzione del rischio da cancro.
Alberto Zanchetti, direttore scientifico dell'Istituto
auxologico italiano, tra gli autori dello studio pubblicato da
'Lancet', ha cosi' commentato i risultati raggiunti: "Fino ad
oggi noi specialisti cardiovascolari abbiamo suggerito
prudenzialmente l'uso dell'aspirina in soggetti con basso rischio
cardio-vascolare, laddove il modesto rischio cardio-vascolare e'
pareggiato da un modesto rischio di andare incontro ad una
emorragia gastro-enterica. Davanti a questi dati, forse noi
medici dovremmo essere meno cauti nel consigliare l'uso
dell'aspirina a basso dosaggio anche nella prevenzione del
cancro. Ovviamente, trattandosi di uno studio di metanalisi, pur
condotto con tutte le accortezze e i crismi del caso da piu'
centri di ricerca qualificati, sarebbe opportuno procedere ora
con uno studio piu' specifico e approfondito, focalizzato su
aspirina e cancro. I risultati che abbiamo pubblicato invogliano
fortemente a intraprenderlo.
Nell'attesa, per essere chiaro e diretto, di fronte a questi
dati, da medico e ricercatore di lungo corso direi: se escludiamo
quei soggetti a rischio di andare incontro ad un'emorragia
gastro-enterica, un medico che volesse suggerire una prevenzione
a lungo termine per il cancro, in un soggetto adulto, l'uso
dell'aspirina a basso dosaggio sarebbe una buona candidata".
(Wel/ Dire)