(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 26 mar. - Il caso della donna
morta a Barletta dopo aver assunto un farmaco acquistato online
"dimostra che sui medicinali comperati illegalmente su internet
occorre un giro di vite. Non basta procedere a sequestri una
tantum delle sostanze contraffatte. Gli acquisti via web di
prodotti che richiederebbero ricetta medica, infatti, stanno
registrando un boom nelle vendite". Per questo il Codacons
"chiede di oscurare i siti internet che consentono queste vendite
illegali con la stessa procedura seguita per i siti
pedopornografici. La rete, si sa, non conosce confini e la sua
dimensione globale rende diffi¡cile qualsiasi attivita' di
controllo e di repressione. Per questo i provider devono filtrare
i siti inseriti nella black list, indicando all'utente lo stop
alla navigazione".
Per il Codacons, quindi, "multe severe, fino all'oscuramento
in caso di recidive, anche per quei siti che, pur non vendendo
direttamente i farmaci, consentono comunque l'incontro tra la
domanda e l'offerta".
L'associazione di consumatori "ricorda che si tratta di un
pericolo molto serio per la salute, sia perche' sono vendite che
sfuggono al controllo del medico curante, sia perche' nella gran
parte dei casi non viene accluso alcun foglietto illustrativo o
viene allegato in lingua estera, sia perche', nella gran parte
dei casi, i farmaci acquistati via web sono contraffatti".
(Wel/ Dire)