ZACCARIA: "RAPPRESENTARE TUTTI I MODELLI TEORICI E CLINICI".
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 26 mar. - Anche l'Ordine degli
psicologi reagisce alle Linee guida su 'Il trattamento dei
disturbi dello spettro autistico nei bambini e negli
adolescenti', inviando nei giorni scorsi le proprie osservazioni
con una lettera del presidente Marialori Zaccaria indirizzata al
professor Enrico Garaci, presidente dell'Istituto superiore di
sanita' (Iss).
"A seguito della presentazione di dette linee guida- scrive
Zaccaria- l'Ordine che rappresento ha ricevuto numerose istanze
da parte di varie scuole di psicoterapia e di singoli
professionisti, impegnati quotidianamente nel trattamento dei
bambini e degli adolescenti portatori di detta patologia. I
segnalanti lamentano, nell'ambito delle suddette linee guida, una
grave riduzione e semplificazione dell'approccio terapeutico che
la nostra comunita' professionale puo' fornire ai pazienti".
Cosi' Marialori Zaccaria ha spiegato le motivazione che hanno
spinto l'Ordine degli psicologi a sviluppare delle osservazioni
sul documento presentato dall'Iss lo scorso 26 gennaio a Roma.
"Nello specifico- continua la lettera- si ritiene non corretta
l'informazione istituzionale, in quanto la scelta di un solo
modello ostacola e divide la comunita' scientifica, annullando,
di conseguenza, ogni possibile sviluppo della ricerca. La
supremazia di un unico modello- ha aggiunto Zaccaria- contraddice
infatti la finalita' propria dell'Istituto superiore di sanita'
nella formulazione di linee guida, che dovrebbero rappresentare
gli studi scientifici piu' aggiornati".
In proposito e' "superfluo riaffermare che per ogni patologia
le linee guida dovrebbero descrivere le alternative disponibili e
le relative possibilita' di successo in modo che l'operatore
possa orientarsi nella gran quantita' di informazione scientifica
in circolazione, il paziente abbia modo di esprimere
consapevolmente le proprie preferenze e l'amministratore possa
compiere scelte razionali in rapporto agli obiettivi e alle
priorita' locali".
Sul tema specifico, invece, per il presidente dell'Ordine
degli i'psicologi "si rischia di rappresentare una realta'
scientifica, clinica e del sistema dell'assistenza fuorviante,
che non offre ai vari soggetti interessati uno strumento utile
per formulare consapevolmente le proprie scelte. Comprimere,
anziche' esaltare e fondare la liberta' di scelta della cura da
parte delle famiglie interessate".
Pertanto, il presidente Zaccaria ritiene "opportuno suggerire
di mantenere aperto il panorama dei contributi e dei modelli di
intervento terapeutico, di cui la comunita' scientifica dispone".
A tal fine, l'Ordine "chiede la revisione del documento emanato
dall'Istituto superiore di sanita', auspicando che tutti i
modelli teorici e clinici della comunita' professionale vengano
rappresentati per documentare i dati delle ricerche, essendo
detti modelli una ricchezza ed un'opportunita' da non
disperdere". La lettera termina con "l'auspicio che le
osservazioni suesposte possano essere spunto per una riflessione
diretta a tutelare maggiormente la salute e il benessere dei
bambini, degli adolescenti e delle loro famiglie".
(Wel/ Dire)