SALI DI PLATINO COMPROMETTONO QUELLO DEI PICCOLI MALATI TUMORE.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 22 mar. - "L'oncologia del
policlinico Umberto I sviluppa la sua attivita' grazie anche al
lavoro di ricerca svolto all'interno dell'Universita' La
Sapienza". Cosi' il rettore dell'ateneo romano Luigi Frati ha
aperto, stamattina, l'incontro di presentazione dei risultati di
uno studio sulla prevenzione dei danni uditivi che subiscono i
piccoli pazienti di pediatria oncologica a causa della terapia
con sali di platino, farmaco tra i piu' usati in chemioterapia.
"Obiettivo dello studio e' dare al paziente il massimo beneficio
terapeutico possibile bilanciando gli effetti tossici dei farmaci
con una diagnosi precoce degli stessi prima che diventino
irreversibili- evidenzia Vincenzo Bianco, docente di oncologia e
presidente di AOAR, la onlus che ha presentato presso l'aula di
pediatria del Policlinico gli esiti dello studio cofinanziato da
Fondazione Roma- terzo settore, e conclude- abbiamo raggiunto
risultati di guarigione nel 70% dei casi in bambini affetti da
tumori solidi ma spesso il danno uditivo causato dai sali di
platino e' irreversibile con conseguenti ricadute sulla futura
vita sociale dei piccoli ormai guariti". Tra i presenti anche
Giuseppe Lavra, vicepresidente dell'ordine dei medici e
segretario nazionale e regionale per il Lazio del Cimo che pone
l'accento con orgoglio sul fatto che le terapie utilizzate in
campo pediatrico fanno parte di protocolli internazionali e che
ogni studio o scoperta ha riflessi generali, in altre parole la
prevenzione che si effettuera' all'indomani di questa ricerca
sara' valida per il bambino italiano quanto per quello di
qualsiasi altra nazionalita'. La ricerca e' stata condotta
prendendo in esame gli effetti dei sali di platino su 20 piccoli
pazienti oncologici e nel corso dei test la collaborazione tra i
reparti di otorinolaringoiatria e di oncologia pediatrica ha
portato alla luce che, laddove si arriva a completa guarigione
dei piccoli malati, in una percentuale di quasi l'80% dei casi,
gli effetti negativi di chemioterapici in dosi massicce porta ad
una ipoacusia permanente che determina la qualita' di vita
futura dei bimbi: cattivo rendimento scolastico, scarsa vita
sociale e disabilita' permanente. La diagnosi preventiva e' tanto
piu' difficile con consueti strumenti di indagine quanto piu' il
bambino si avvicina od e' inferiore ai 5 anni di eta' con il
risultato che 8 bambini su 15 subiscono danni permanenti.
Il dato va inserito nel piu' ampio nazionale che, come
riferito dalla docente di oncologia pediatrica Anna Clerico, dice
che tra 0 e 15 anni di eta' sono 14 su 100.000 i piccoli che si
ammalano di tumori solidi, per un totale di nuovi 1400 casi
l'anno. Gli esiti della ricerca, riferiti da Giulia Varrasso e
Cristiano Di Nota, trovano nella D.P.O.A.E. un efficiente metodo
di indagine per rilevare i danni all'udito prima che sia troppo
tardi e correre ai ripari con dosi piu' diluite nel tempo di
chemioterapici. Il professore Giuseppe Lavra sottolinea che
questi studi, spesso svolti con passione nell'umilta' del
silenzio, vengono poi troppo poco pubblicizzati all'esterno del
mondo medico scientifico. Nonostante l'invito del team di ricerca
insieme ad AOAR rivolto ai vertici dell'amministrazione del
Policlinico, si e' lamentata l'assenza di appartenenti alla
direzione sanitaria, mentre al termine dell'incontro scientifico
l'assessore alla mobilita' di Roma Capitale Antonello Aurigemma
ringraziando i presenti per l'importante lavoro svolto ha
ricordato, in linea con le parole di qualche giorno fa del
Presidente Giorgio Napolitano, che la politica deve elaborare un
nuova era di valori a vantaggio di attivita' che come quella
scientifica assicurano un futuro al paese.
(Tip/ Dire)