INTERVENTO STIMERA' IMPATTO SU DECRETI 'SALVA' E 'CRESCI' ITALIA.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 19 mar. - "Il gioco d'azzardo
e' diventata un'urgenza", per questo motivo domani il mondo della
politica incontrera' il mondo della medicina e dell'economia per
discutere e mettere in evidenza i rischi e le patologie della
ludopatia. Ecco alcune anticipazioni dell'intervento del
sociologo ed esperto di gioco d'azzardo della Consulta nazionale
Antiusura, Maurizio Fiasco, in riferimento al suo intervento al
convegno 'A che gioco giochiamo?'.
"È una leggenda metropolitana che il gioco d'azzardo sia una
necessita'- ha affermato Fiasco- al contrario ha un effetto
depressivo e di appesantimento dei conti pubblici. La sua
promozione rappresenta un asservimento della decisione politica a
interessi finanziari di altra natura, tralasciando la chiara
collisione che esiste tra le esigenze fiscali e quelle di questo
settore". Il professore martedi' cerchera' di stimare l'impatto
che "questa continua espansione e diversificazione del gioco
d'azzardo, compreso quello on line, ha sui conti pubblici e
sull'economia, cercando di capire come incide sia sulle spese
delle famiglie che sugli obiettivi dei decreti 'Salva Italia' e
'Cresci Italia'".
Per Fiasco "la spesa complessiva di tutti i consumi privati e'
in contrazione, segno della stagnazione e recessione economica, e
la manovra di dicembre la contrarra' ancora di piu'. A questo
effetto depressivo- ha spiegato l'esperto- si aggiunge quello del
dirottamento delle spese dei consumi dei privati verso i giochi
d'azzardo per un ammontare pari a 80 miliardi".
Il sociologo ha rifiutato le giustificazioni dei
concessionari, "secondo i quali- ha precisato - non e' vero che
il gioco abbia un effetto depressivo perche' il 75% della spesa
consumata ritorna ai giocatori, mentre la parte che viene
realmente incassata e' pari al 25%". Per il membro della
Consulta nazionale Antiusura "non e' cosi', perche' la
restituzione non avviene secondo criteri di equita'. Il gioco
d'azzardo- ha sottolineato- non e' una restituzione mutualistica
dove tutti versano e tutti recuperano, al contrario ha un effetto
depressivo sui consumi per un valore quasi totale dell'ammontare
della spesa". Per Fiasco insomma "il gioco d'azzardo e' una
componente strutturale della depressione economica e del deficit
dei conti pubblici, anche perche' la percentuale che lo Stato
ricava e' minima, il 10%, e- ha concluso- e' anche destinata a
diminuire essendo tali giochi a bassissima quota di prelievo
fiscale".
(Wel/ Dire)