SALUTE. TERAPIA DOLORE, AL VIA PROGETTO RICERCA CHE RIACCENDE SPERANZA
PER LA CURA DI QUELLO CRONICO, MA ANCHE PARKINSON E ALTRE PATOLOGIE.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 15 mar. - Nuove speranze per il
trattamento del dolore cronico incurabile. Arrivano da
un'apparecchiatura per la stimolazione magnetica transcranica
(Tms) - del valore di circa 75 mila euro - donata al Centro
sperimentale per la terapia del dolore attraverso una raccolta di
fondi promossa dall'associazione territoriale Amici di Isal di
Rimini. Gia' utilizzata nel trattamento della depressione
all'ospedale Sol et Salus di Torre Pedrera (dove ha sede anche la
Fondazione Isal), la stimolazione magnetica servira' per avviare
un nuovo progetto di ricerca sul dolore cronico. "La
sperimentazione prendera' il via tra qualche mese e riguardera'
chi non ha benefici dai trattamenti farmacologici- spiega William
Raffaelli, direttore del Centro specialistico di terapia del
dolore- Speriamo di riuscire ad aprire un piccolo sentiero per
arrivare alla cura: certezze ora non ne possiamo dare, sarebbe un
inganno". L'idea di lanciare una raccolta fondi per l'acquisto
della Tms e' nata alla fine del 2009 da Franco Stefani,
presidente dell'associazione Amici di Isal di Rimini.
"Per un'esperienza familiare ho conosciuto la Fondazione Isal
e mi sono reso conto dell'importanza di un centro dove si cura e
si fa ricerca sul dolore- racconta- E' scattata subito la
scintilla e, insieme a Raffaelli, ho deciso di impegnarmi per
l'acquisto di questa apparecchiatura per la stimolazione
magnetica transcranica". La raccolta fondi e' durata 2 anni.
Insieme ad amici e volontari, Stefani ha organizzato cene di
solidarieta', concerti, spettacoli, ma anche mercatini. E' stato
un lavoro capillare e non sono mancati i momenti di sconforto, ma
il risultato e' stato raggiunto. "Stefani ha davvero smosso la
citta'- precisa Raffaelli- attraverso l'inventiva". Le donazioni
sono arrivate da cittadini, imprenditori, da una banca e dai
Lions. E Stefani e' gia' al lavoro su altri due obiettivi:
"adottare" una ricercatrice italiana, Valentina Malafoglia, di
ritorno da Philadelphia e acquistare un'apparecchiatura per
valutare oggettivamente la soglia del dolore. "Ma per questo ci
servono nuovi volontari- dice- persone che portino nuove idee,
mettendo a disposizione il loro tempo". La Tms permette di
stimolare in maniera non invasiva le cellule cerebrali e puo'
essere di aiuto nel migliorare la vita di chi soffre di un dolore
cronico. "Oggi abbiamo una barriera nella cura del dolore
centrale che colpisce dal 15 al 30% delle persone che hanno avuto
un ictus o una lesione del sistema nervoso - afferma Raffaelli -
Si tratta di un dolore persistente anche dopo 3 anni, come ha
dimostrato una nostra ricerca su 600 riminesi colpiti da ictus e
questa macchina, che abbiamo solo noi e pochi altri centri in
Europa, e' l'unica che sembra offrire un'opportunita' di cura".
Nel progetto di ricerca sperimentale sara' coinvolto anche
Antonello Bonci, ricercatore riminese che da 13 anni lavora negli
Stati Uniti dove ha ottenuto grandi risultati con l'optogenetica,
una tecnica rivoluzionaria per il trattamento delle dipendenze,
del dolore, ma anche di depressione e degenerazioni del sistema
nervoso centrale.
(Wel/ Dire)
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