(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 12 mar. - Cittadinanza a chi
nasce in Italia e agli immigrati residenti nel nostro Paese da
almeno cinque anni. Libero accesso ai concorsi pubblici per gli
stranieri con il permesso di soggiorno di lunga durata. Sono le
richieste dell'Associazione medici stranieri in Italia (Amsi) al
Governo e al Parlamento. "Attraverso queste misure e' possibile
una vera integrazione", spiega Faod Aodi, presidente dall'Amsi. I
medici stranieri in Italia sono 14.548: spesso con
specializzazioni (anestesisti e radiologi) poco ambite dagli
italiani, ma quasi mai assunti negli ospedali pubblici perche' i
concorsi sono riservati a cittadini italiani e comunitari. "Molti
ci lavorano come liberi professionisti retribuiti attraverso un
sistema di gettoni o di compenso a prestazione occasionale",
sottolinea. "Speriamo tanto che il ministro per la Cooperazione
Andrea Riccardi non rassegni le dimissioni -aggiunge Faod Aodi-.
Per la prima volta c'e' un ministro che parla la stessa lingua
degli immigrati". Nel documento presentato al ministro Riccardi e
al presidente della Camera dei deputati Gianfranco Fini, i medici
stranieri chiedono anche l'inserimento della circoncisione "nelle
prestazioni erogate dal servizio sanitario nazionale presso
strutture autorizzate a garanzia dei bambini e delle loro
famiglie, dietro pagamento di un ticket" e campagne di
comunicazione sui servizi offerti dalla sanita' pubblica agli
immigrati.
(Wel/ Dire)