(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 12 mar. - La Fp-Cgil e la
Fp-Cgil Medici hanno inviato al ministro della Salute, Renato
Balduzzi, le proposte sulla responsabilita' professionale in
sanita' come concordato al tavolo tecnico ministero della
Salute-sindacati avviato il 28 febbraio. Per il sindacato la
responsabilita' professionale e' un sistema da cambiare, tenendo
fermo il diritto al giusto risarcimento dei cittadini vittime di
errori sanitari.
Per prevenire i contenziosi legali, infatti, vengono
prescritti piu' esami e piu' farmaci del necessario, aumentano
visite e accertamenti inutili se non dannosi, mentre le
operazioni a rischio vengono sempre piu' evitate. Una questione
che potrebbe minare lo stesso rapporto di fiducia con il
cittadino. Bisogna porre un argine alla diffusione della medicina
difensiva, che causa costi sempre maggiori per il sistema (si
stimano circa 10 miliardi di euro) e un aumento degli effetti
dannosi sulla qualita' della vita lavorativa di una parte
rilevante dei professionisti sanitari. I medici e le figure
professionali in sanita', che comunque devono continuare a pagare
per gli errori riconosciuti in ambito penale, devono essere
trattati in ambito civile come tutti gli altri professionisti.
Fp-Cgil ed Fp-Cgil Medici esprimono poi contrarieta' alle
norme che costringono i medici e gli altri professionisti
sanitari ad assicurarsi, ma che non lo impongono alle strutture.
Si chiede in particolare un intervento regolatore sulle clausole
vessatorie. La proposta prevede infine che venga implementato il
Risk Management, adeguatamente supportato dalla stessa azienda,
per ridurre la malpractice e incidere in modo virtuoso sul premio
assicurativo.
(Wel/ Dire)