(DIRE - Notiziario salute) Roma, 24 mag. - Ogni anno in Italia sono 250mila i pazienti per i quali le cure e i protocolli medici non hanno piu' un'utilita' clinica. Si tratta di pazienti che vivono l'ultima fase della loro vita e per i quali ci si puo' avvalere delle cure palliative, il cui accesso e' un diritto riconosciuto dal 2001 tra i livelli essenziali di assistenza. Dal 2010, grazie alla legge 38, quel diritto si sta traducendo concretamente in percorsi assistenziali, strutture e programmi specifici di formazione.
Parla proprio di questo tema il libro 'Cure palliative', pubblicato da Cesvot in collaborazione con File -Fondazione Italiana di Leniterapiae curato da Alice Maspero e Nicola Casanova (Cesvot, collana 'Briciole', n. 30, pp. 103). Nel volume, che riprende i temi e i materiali del corso per volontari realizzato dalla Fondazione Italiana di Leniterapia con il sostegno di Cesvot, sono pubblicati la Carta dei diritti del morente redatta dalla Societa' europea di cure palliative e, per la prima volta, il codice di comportamento che la Fondazione italiana di leniterapia ha messo a punto per i volontari di cure palliative: 31 indicazioni e suggerimenti pratici pensati per quei volontari che ogni giorno vivono accanto ai malati terminali e alle loro famiglie.
Oltre che sull'importanza del volontariato nelle cure palliative, gli autori si soffermano sugli aspetti terapeutici e psicologici del malato di fine vita, sul ruolo della narrazione in medicina palliativa e sul sistema degli Hospice. Gli Hospice nascono in Italia alla fine degli anni Novanta: nel 2005 erano 165 ed oggi sono 229 (21 in Toscana) con circa 2.500 posti letto. Purtroppo pero' la loro presenza e' disomogenea sul territorio nazionale e solo il 16% e' integrato in una struttura completa di cure palliative, mentre la gran parte (69%) non prevede le cure domiciliari, quindi la continuita' di cura ospedale-casa. Inoltre il 21,2% degli Hospice e' gestito dal terzo settore, il 7,3% da privati e il 54,5% da enti pubblici. Nel libro 'Cure palliative e volontariato' e' dedicata particolare attenzione agli aspetti non solo terapeutici degli Hospice ma anche architettonici e organizzativi, prendendo ad esempio alcune significative esperienze italiane, come quelle di Firenze e Bologna, e guardando anche a quella inglese deiMaggie's Centre. Il libro e' consultabile online sul sito di Cesvot http://www.cesvot.it/ (Wel/ Dire)