UOMO DECEDUTO PER DIAGNOSI TARDIVA, CONTAGIATE DUE NIPOTI.
(DIRE - Notiziario salute) Roma, 21 mag. - Il presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sugli errori sanitari e i disavanzi sanitari regionali, Leoluca Orlando, ha scritto al presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, per avere "urgenti e dettagliati riscontri" in merito alla morte di un uomo, avvenuta presso l'ospedale di Zona Sacro Cuore di Gesu' di Benevento, il 19 gennaio scorso.
Il paziente, spiega la nota, era stato ricoverato nel novembre 2011 a seguito della comparsa di una febbre persistente, accompagnata da tosse ed espettorazione, e poi dimesso circa un mese dopo con la diagnosi di bronchite cronica. Ritornato a casa, poiche' le sue condizioni cliniche peggioravano, fu nuovamente ricoverato il 2 gennaio. Solo allora il sanitario che lo prese in cura si rese conto, dall'esame radiografico, che le formazioni che interessavano le strutture polmonari del paziente fossero probabilmente da ricondursi a una infezione tubercolare, la cui tardiva diagnosi avrebbe tuttavia causato il successivo decesso del paziente.
Il contagio tubercolare risulterebbe essersi poi esteso a una nipote del paziente, di meno di due anni, con lui convivente, attualmente ricoverata in una struttura specializzata di Siena con diagnosi di meningite tubercolare, nonche' ad un'altra pronipote di circa 10 anni, allo stato in cura presso l'ospedale Bambino Gesu' di Roma dopo lamentate carenze assistenziali nel reparto di pneumologia dell'ospedale Rummo di Benevento.
"Sull'insieme di tali episodi- si legge nella lettera inviata a Caldoro- la Commissione d'inchiesta che presiedo, senza pregiudizio per le indagini della competente autorita' giudiziaria, intende acquisire ogni dato utile a conoscere lo svolgimento dei fatti, sia in merito alle criticita' organizzative riscontrate, che in ordine ad iniziative amministrative, sanzionatorie o cautelari assunte a fronte di eventuali responsabilita' individuali".
(Wel/ Dire)