(DIRE - Notiziario salute) Roma, 14 mag. - Il ministro della Salute, Renato Balduzzi, ha accolto positivamente la richiesta della Societa' italiana di Medicina delle migrazioni di garantire il pediatra di libera scelta per ogni bambino indipendentemente dal suo status giuridico. E' quanto emerso dopo un incontro avuto con il ministro dalla delegazione guidata dal presidente Mario Affronti e composta anche dal coordinatore nazionale dei Gruppi regionali Salvatore Geraci e dal responsabile della formazione Maurizio Marceca. La Simm, che e' attualmente l'unica societa' scientifica in Italia che si occupa in modo esclusivo della salute degli stranieri e che vede centinaia di operatori sanitari e sociali impegnati quotidianamente su questo tema nei servizi pubblici e del volontariato, e', di fatto, un osservatorio privilegiato di eventuali nodi all'accessibilita' e alla fruibilita' dei servizi.
Al ministro e' stata presentata l'esigenza di cercare un'uniformita' dell'applicazione della normativa nelle varie realta' locali in un ottica di inclusione e non discriminazione a partire dalle indicazioni predisposte da un tavolo tecnico e che gli assessori alla sanita' hanno gia' approvato. Inoltre e' stato chiesto di garantire il pediatra di libera scelta per ogni bambino indipendentemente dallo status giuridico cosi' come proposto congiuntamente alla Simm dalle principali societa' scientifiche pediatriche e in coerenza con la legge italiana che da venti anni ha ratificato la Convenzione Internazionale per i diritti del fanciullo. Balduzzi - afferma la Simm - "ha colto molto favorevolmente tali sollecitazioni condividendo la necessita' di costruire una capacita' di governance (collegamento tra le esperienze, monitoraggio degli interventi attraverso l'implementazione di indicatori) della tutela della salute degli stranieri". Balduzzi ha anche accettato di buon grado l'invito al XII Congresso della Simm che si svolgera' a Viterbo dal 10 al 13 ottobre 2012.
"Abbiamo avuto modo- dice dal canto suo Geraci- di esporre al ministro la necessita' di tutelare a pieno titolo i minori stranieri presenti in Italia garantendo a tutti, indipendentemente dallo status giuridico, il pediatra di libera scelta: alcuni dati infatti mostrano come la complessita' assistenziale nei minori stranieri irregolari sia significativamente piu' alta rispetto ai minori italiani e agli stranieri regolari ed anche la durata media di degenza e' quasi doppia". "Tutto cio'- continua- fa supporre come le condizioni di salute per i minori figli di immigrati irregolari e in condizione di incertezza giuridica (Stp ed Eni) siano piu' gravi all'atto del ricovero e il trattamento piu' complesso. Non a caso la proposta detta e' sostenuta da tutte le societa' scientifiche pediatriche e dai i tecnici delle regioni".
(Wel/ Dire)