SALUTE. USO FARMACI, È PIOGGA DI PRESCRIZIONI PER I BAMBINI: IN TESTA GLI ANTIBIOTICI
BOOM AL SUD, L'ALLARME IN UN RAPPORTO.
(DIRE - Notiziario salute) Roma, 14 mag. - Almeno un farmaco l'anno per 58 bambini su 100: e' "pioggia" di prescrizioni farmacologiche in eta' prescolare, con notevoli differenze tra Nord (46%) e Sud (76%). Trattati soprattutto i maschietti sotto l'anno di eta' (69% contro il 65% femmine). Ad ogni bambino si prescrivono mediamente 2,7 confezioni di medicinali (senza contare i farmaci da automedicazione). Sono alcuni dei dati che emergono dal Rapporto 'Arno bambini' realizzato dal Cineca (Consorzio interuniversitario Bologna), presentati agli specialisti che si sono riuniti a Roma per il 68esimo Congresso Nazionale della Societa' Italiana di Pediatria.
Secondo l'analisi in testa ci sono gli antibiotici, ma il maggior aumento riguarda gli antiasmatici. Il 96% delle prescrizioni riguarda tre classi di farmaci: antibiotici (48%,) antiasmatici (26%) e corticosteroidi (8,6%), con un picco nella fascia d'eta' di un anno: quasi 7 su 10 sono stati trattati con un antibiotici (66,2%) e piu' di 4 su 10 con antiasmatici (42,2%). Se si considera il trend degli ultimi dieci anni si nota una leggera diminuzione degli antibiotici e una crescita degli antiasmatici passati dal 22,1 al 25,5%, spiegabile con la crescita esponenziale delle malattie respiratorie e allergiche.
"L'uso esteso di antibiotici- spiega il presidente della Sip, Alberto G. Ugazio e' alla base delle resistenze batteriche che stanno letteralmente bruciando, i medicinali sui quali un tempo potevamo far conto per il trattamento di un gran numero di malattie infettive". Rispetto al primo rapporto di tredici anni fa, cresce l'uso di antisecretivi (antiH2 e PPI), utilizzati nella pratica pediatrica per i sintomi del reflusso gastroesofageo, il cui incremento negli ultimi dieci anni e' stato di oltre 2 volte e mezzo passando dal 2 al 6 per mille.
"Probabilmente gioca un ruolo l'ansia dei genitori esercitata sul curante, visto che i sintomi della malattia da reflusso troverebbero una risoluzione spontanea entro il primo anno di vita", spiega Marisa De Rosa del Cineca.
Gli stili di vita frenetici sono molto probabilmente la causa dell'uso improprio di antidiarroici, in genere utilizzati per le infezioni intestinali, frequenti in eta' prescolare, per cui basterebbero soluzioni reidratanti. Gli antidiarroici rispondono al bisogno delle famiglie di velocizzare il rientro del bambino al nido o alla materna. Per quanto riguarda la spesa media pro capite, va segnalata una riduzione grazie al maggior uso degli equivalenti che oggi coprono il 42% della spesa farmaceutica totale, con punte massime per gli antibiotici (77%). Per ogni bambino si spendono in farmaci in media 36 euro l'anno contro i 39 euro di 13 anni fa.
(Wel/ Dire)
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