CONTINUA SPERIMENTAZIONE VERSO USO SU LARGA SCALA DEL NUOVO TEST.
(DIRE - Notiziario sanita') Roma, 26 lug. - Addio colonscopia: la diagnosi del cancro al colon retto ora passa attraverso un test sul Dna, che oltre a essere meno invasivo diventa anche piu' veloce ed economico, aumentando cosi' in modo significativo la sopravvivenza del paziente. Continua a dare i risultati sperati il 'Fluorescence Long Dna' (Fl-Dna), che si basa su una semplice analisi della qualita' del Dna delle cellule di esfoliazione della mucosa del colon presenti nelle feci. Il test, nato dalla collaborazione tra l'Irccs Irst-Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori di Meldola (Fc) e Diatech Pharmacogenetics, azienda italiana leader nel mercato della farmacogenetica, e' infatti pronto per essere testato in piu' centri e laboratori italiani.
La sperimentazione iniziata nel 2009 all'Irccs Irst raggiunge cosi' un passaggio fondamentale verso l'utilizzo su larga scala. Tra i centri interessati a partecipare a questo percorso vi sono l'Irccs Istituto in Tecnologie Avanzate e Modelli Assistenziali in Oncologia di Reggio Emilia, l'Ospedale Maggiore di Bologna, l'Irccs Ca' Granda Ospedale Policlinico di Milano, l'ospedale Rinaldi di Pescina (AQ), l'Azienda Ospedaliero Universitaria di Pisa. Il nuovo test Fl-Dna , messo a punto dallo staff di Daniele Calistri, responsabile della Diagnostica Molecolare del Laboratorio di Bioscienze Irccs Irst, valuta la quantita' e la qualita' del Dna delle cellule di esfoliazione della mucosa del colon presenti nelle feci. E in particolare se questo materiale genetico appartenga a cellule provenienti da tessuti tumorali. Un test veloce e soprattutto maggiormente predittivo rispetto alla diagnostica Fobt, i cui risultati purtroppo sono soggetti alle intermittenze del sanguinamento delle lesioni tumorali.
I risultati preliminari pubblicati nel 2010 su Cancer Epidemiology, Biomarkers & Prevention hanno confermato come il Fl-Dna possa identificare con una maggiore sensibilita', a differenza del Fobt, forme precoci di tumore colo-rettale. "Una volta validato- dice Dino Amadori, direttore scientifico dell'Irccs Irst- questo test potra' permettere attivita' di screening riducendo accertamenti colonscopici e possibilmente individuare i casi che sfuggono alle attuali indagini. Il gruppo multidisciplinare di altissime professionalita' che si e' formato sotto il coordinamento dell'IRST per affrontare questo percorso, affrontera' lo studio anche delle cause di questo carcinoma e le caratteristiche biologiche che ne condizionano lo sviluppo".
Per il presidente di Diatech Pharmacogenetics, Fabio Biondi, "ampliare i test a piu' centri rinomati per diagnosi e cura del cancro, ci fa guardare avanti con fiducia alla prospettiva dell'introduzione di trattamenti rivoluzionari nella diagnosi precoce del colon retto volti a sconfiggere questa malattia definitivamente. In tal senso gioca un ruolo chiave la diagnosi precoce che potrebbe introdurre la tecnica del 'Fluorescence Long Dna'. Non scordiamoci che la percentuale di guarigione sale se questo tumore viene diagnosticato in fase iniziale".
(Ami/ Dire)