(DIRE - Notiziario salute) Roma, 12 lug. - Si e' svolto ieri a Vienna presso la sede delle Nazioni Unite un importante incontro tra il Dipartimento politiche antidroga e l'Unodc (United Nations Office on Drugs and Crime) per varare un importante progetto internazionale unico nel suo genere nel campo della prevenzione selettiva precoce e ambientale. Supportare gli stati a pianificare, progettare, sviluppare e implementare a livello nazionale le strategie per una prevenzione piu' efficace dell'uso di sostanze in base a recenti prove scientifiche di efficacia e sostenibilita'. Questi i principali obiettivi del progetto "Policy makers" realizzato dal Dipartimento Politiche Antidroga la cui delega e' affidata al Ministro per la Cooperazione internazionale e l'Integrazione, Andrea Riccardi, che e' stato discusso e attivato presso la sede dell'Unodc a Vienna.
Il progetto infatti intende migliorare la comprensione soprattutto dei responsabili e dei decisori politici sul fenomeno della tossicodipendenza al fine di arricchire e potenziare le loro conoscenze sugli interventi evidence-based per prevenire l'uso di droghe. Tutti i policy makers infatti dovrebbero essere sostenuti da gruppi internazionali di lavoro per lo scambio di buone prassi, soprattutto in ambito strategico, che portino alla sviluppo di una legislazione, una programmazione ed una organizzazione coerente,concreta ed efficace.
"Molto spesso- ha dichiarato Giovanni Serpelloni, capo del Dpa- l'approccio e le decisioni dei responsabili politicial problema vengono rese problematiche e difficoltose da una mancanza di informazioni tecnico - scientifiche facilmente fruibili. Crediamo che questo progetto aiutera' gli stati partecipanti a sviluppare programmi di prevenzione piu' efficaci perche' piu' coordinati a livello internazionale, e sara' inoltre digrande aiuto per i professionisti coinvolti nella comunicazione per la realizzazione di campagne di prevenzione sul consumo di sostanze con temi realizzati in modo piu' efficiente. Sara' possibile realizzare questo progetto- ha proseguito- anche grazie all'ottima collaborazione che il Dpa ha instaurato in questi anni con importanti organismi internazionali delle Nazioni Unite quali l'Unodc, punto di riferimento mondiale per le problematiche alla lotta alla droga, che ha riconosciuto e apprezzato le strategie e le tecniche messe in atto dal nostro Dipartimento in questi anni e che saranno alla base di questo progetto di cooperazione internazionale".
Il progetto prevede inoltre la possibilita' di coinvolgere, cosi come dichiarato da Gilberto Gerra responsabile dell'ufficio Unodc a Vienna, varie aeree a livello internazionale e all'interno di queste una serie di stati particolarmente colpiti dal fenomeno e alla ricerca di nuovo modelli di intervento, come il Nord Africa, Marocco, Algeria, Tunisia, Libia, Egitto, America Centrale, Panama,Honduras, El Salvador, Nicaragua, Asia dell'est, Myanmar, Taillandia, Laos, Cambogia, Asia Centrale, Kazachistan, Kyrgyzstan, Tajikistan, Turkmenistan, Uzbekistan. Questo progetto e' un ottimo esempio di cooperazione internazionale che vede l'Italia ancora una volta in prima linea, con uno spirito di integrazione e di disponibilita' nei confronti dei paesi che stano affrontando il complesso problema della diffusione delle droghe e degli interventi di prevenzione.
(Wel/ Dire)