(DIRE - Notiziario salute) Roma, 28 giu. - "Non firmero' le guardie mediche del periodo estivo del pronto soccorso se non ci saranno i margini di sicurezza necessari per gli operatori e per i cittadini". Lo ha detto il direttore del Dea (Dipartimento emergenza accettazione) dell'Umberto I, Claudio Modini, intervenendo all'incontro sui Pronto soccorso organizzato dall'Ordine dei medici di Roma per rilanciare l'allarme affollamento dopo gli scandali dello scorso febbraio. La situazione non e' cambiata, continuano a mancare posti nei reparti, ma anche il personale. Una carenza che si fa sentire di piu' nei mesi estivi quando scatta il piano ferie. Di qui il braccio di ferro di Modini, che a febbraio fu sospeso insieme al collega Giuliano Bertazzoni, coordinatore dell'area medica del Dea, per la vicenda di una malata di Alzheimer che era rimasta legata per piu' giorni a una barella nella cosiddetta 'piazzetta' del Pronto soccosrso. Sospensione poi revocata.
"Non firmero' le guardie estive se non mi daranno piu' personale- annuncia Modini, parlando alla DIRE a margine dell'incontro- o incentivi economici importanti per convincere i miei medici a rimanere e non andare in ferie". Modini ha scritto alla direzione generale del Policlinico "lo scorso 5 maggio- racconta- ma non ho avuto risposta. Se non arriva entro i primi di luglio non firmero' quei turni. Io voglio che siano garantite le undici persone di media di notte che garantiamo oggi. Se riduco le guardie e mi arrivano due pazienti politraumatici insieme che faccio? Rischio che uno dei due muoia?". La palla passa alla direzione generale.
(Wel/ Dire)