(DIRE - Notiziario salute) Roma, 25 giu. - Gli standard di etichettatura dei farmaci "andrebbero rivisti alla luce del fatto che le avvertenze su particolari prescrizioni, se presentate in colori non a contrasto sfuggono all'attenzione dei pazienti piu' anziani". Lo dice Primo Mastrantoni, segretario Aduc, secondo cui una ricerca "ha dimostrato" questo dato. In particolare, i ricercatori hanno arruolato una trentina di partecipanti meta' dei quali di eta' inferiore ai 20 anni e meta' oltre i 50 anni. E' stato chiesto loro di osservare diverse fiale e flaconi su ognuno dei quali era stata apposta, oltre all'ordinaria etichettatura a fondo bianco, un'avvertenza sulla prescrizione (prescription warning label) in diversi colori e con i testi stampati a contrasto. Poi e' stato chiesto loro di guardare un set di etichette e dire quali di queste erano presenti su farmaci osservati in precedenza, senza entrare nel merito dei contenuti. Ne e' emerso che i soggetti piu' anziani avevano meno probabilita' di ricordarle, a differenza di quelli piu' giovani che invece riuscivano a farlo. E non era una questione di buona memoria ma di attenzione: i ricercatori, infatti, studiando i tracciati dei movimenti degli occhi durante le osservazioni, hanno notato che lo sguardo degli anziani aveva meno probabilita' di posarsi sulle warning label, e, inoltre, tutti i partecipanti erano piu' concentrati sull'etichetta principale bianca, e non su quella di avvertenza. Indicazione importante per stabilire dove apporre tali indicazioni: "La nostra prima raccomandazione" scrivono gli autori "potrebbe essere quella di spostare tutti gli avvertimenti su adesivi colorati dentro la principale etichetta bianca, che il 100% dei partecipanti ha letto". "Una sollecitazione in tal senso l'abbiamo fatta al ministro della Salute, Renato Balduzzi", chiude Aduc.
(Ami/ Dire)