"MANCA CONSAPEVOLEZZA. SEVERINO RIFLETTE SU POOL MAGISTRATI".
(DIRE - Notiziario salute) Roma, 21 giu. - "Della gravita' della situazione relativa all'amianto in Italia purtroppo si e' consci soltanto nei luoghi e nelle famiglie toccati piu' direttamente dal problema. Manca una consapevolezza delle dimensioni nazionali del problema e sarebbe necessario imporre la questione amianto anche a livello internazionale. L'Italia sta cercando di farlo proprio in questi giorni, alla conferenza di Rio sull'ambiente". Cosi' il ministro della salute Renato Balduzzi.
"Gli interventi finora sono stati a macchia di leopardo- spiega Balduzzi- per fare il punto abbiamo lanciato l'iniziativa di una seconda conferenza nazionale sull'amianto che si terra' a novembre a Venezia. E' urgente la creazione di una rete della ricerca sull'amianto e delle azioni di sanita' pubblica, per mettere in comune le informazioni e i risultati del lavoro di tanti ricercatori impegnati in questo settore".
Nel sottolineare la lunga latenza delle malattie correlate all'amianto (si parla di 30, talvolta 40 anni) Balduzzi ricorda che "il picco e' previsto intorno alla fine di questo decennio". Nel frattempo "il ministero dell'Ambiente sta completando la mappatura dei luoghi contaminati. Lo Stato fara' la sua parte ma il numero dei siti e' ingente e da sole le risorse pubbliche potrebbero non essere sufficienti per effettuare l'intera opera di bonifica". Infine il fronte giudiziario, con l'ipotizzata costituzione di una procura nazionale per l'amianto. "Dopo la storica sentenza Eternit di Torino, nel febbraio scorso, ho segnalato l'istanza alla collega Severino- conclude Balduzzi- so che la cosa e' seriamente allo studio, anche se si sta riflettendo sull'opportunita' o meno di concentrare il lavoro di un certo numero di magistrati solo su un tema particolare". (Wel/ Dire)