SALUTE. SCLEROSI MULTIPLA, IL COSTO SOCIALE È PARI A 2,5 MILIARDI
FOCUS ALLA CAMERA CON I MAGGIORI ESPERTI NAZIONALI.
(DIRE - Notiziario salute) Roma, 21 giu. - La sclerosi multipla colpisce i giovani adulti, con un picco d'insorgenza intorno ai 30 anni, piu' donne che uomini, con un rapporto di 2-3 a 1 e, in Italia, segna la vita di 63 mila persone. Secondo i dati dell'Osservatorio Sanita' e Salute la malattia ha un costo sociale pari a circa 2,5 miliardi di euro: tale cifra comprende sia i costi diretti (relativi a ricoveri, visite, assistenza ai pazienti e terapie farmacologiche) sia i costi indiretti, derivanti dalla perdita di capacita' di lavoro e di produttivita' e dalla necessita' di assistenza nelle attivita' quotidiane, e piu' elevati rispetto a quelli diretti. Alla Camera dei deputati si e' discusso di sclerosi multipla durante il corso di formazione residenziale interattiva "La gestione dell'assistito affetto da sclerosi multipla: aspetti sociali, farmacologici, economici e riabilitativi", promosso dal comitato scientifico di Villa Fulvia "con il contributo educazionale e il supporto non condizionato" di Novartis: l'iniziativa vede riuniti medici specialisti e responsabili delle politiche sanitarie per definirne lo stato dell'arte e scandagliarne le sue molteplici implicazioni e ripercussioni. Rispetto a 20-30 anni fa, oggi abbiamo misure diagnostiche e un'accuratezza che prima non c'era ed esistono delle forme di sclerosi multipla che non danno necessariamente invalidita', in particolar modo se le terapie sono iniziate molto precocemente: piu' tempestivamente interveniamo, meno lesioni si producono nel cervello - afferma il professor Carlo Pozzilli, Ordinario di Neurologia alla Sapienza Universita' di Roma e Responsabile del Centro Sclerosi Multipla presso l'Azienda Ospedaliera S. Andrea -. Una volta i pazienti avevano a disposizione solo la terapia d'attacco, il cortisone, e non erano disponibili farmaci in grado di prevenire la comparsa di nuove lesioni, come attualmente fanno le terapie di seconda linea. Il problema e' che e' in atto una politica restrittiva rispetto all'accesso alle terapie innovative, che finisce per discriminare e penalizzare il paziente: e' giusto il controllo e la prescrizione di farmaci costosi e impegnativi, ma e' iniquo che essi non siano distribuiti territorialmente. Alla luce della contrazione del budget sanitario imposta dalla crisi in atto, valutare il rapporto tra costi, benefici e utilita' delle terapie di ultima generazione, potenzialmente in grado di modificare il decorso della malattia, e' un atto di responsabilita' e oculatezza".
I costi della sclerosi multipla sono elevati a causa della natura cronica della malattia, della necessita' di ricovero durante le fasi di ricaduta grave e dell'aumento graduale della disabilita', che puo' richiedere assistenza nelle attivita' quotidiane della vita, e infine dalla perdita della capacita' di lavoro e di produttivita'. E sono proprio questi aspetti, rubricati sotto la voce "costi indiretti", ad esser maggiormente onerosi: come spiega il professor Francesco Saverio Mennini, docente di Economia sanitaria - Ceis Sanita' all'universita' di Roma Tor Vergata, "i costi indiretti della sclerosi multipla, ovvero la perdita di produttivita' dei pazienti e dei care giver derivante dalla progressione della malattia e dalla conseguente invalidita', sono superiori a quelli diretti, relativi a ricoveri, visite, assistenza ai pazienti e alle terapie farmacologiche, che incidono solo del 12%. Diversi studi hanno dimostrato che i costi aumentano con l'aggravarsi della malattia e nel corso delle esacerbazioni. In Italia tale incremento dovrebbe destare maggiori preoccupazioni, in quanto i giorni di lavoro persi sono rimborsati dal sistema di sicurezza sociale, aumentando le spese totali". Una gestione rapida ed efficace dei sintomi, attraverso trattamenti in grado di bloccare la progressione della malattia, avrebbe dunque ripercussioni positive non solo per il paziente ma anche per la collettivita' tutta. "Se riusciamo a bloccare la malattia in una fase iniziale, possiamo ottenere dei successi completi: abbiamo pazienti che da 10-12 anni presentano un quadro clinico senza progressione della malattia, consentendogli cosi' una vita normale - afferma Pozzilli -. Purtroppo pero' ogni Regione ha le sue regole e il suo budget e molti pazienti per accedere ai farmaci innovativi come fingolimod, la prima terapia orale per la sclerosi multipla, sono arrivati a cambiare la propria residenza per poterne usufruire prima".
(Ami/ Dire)
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