MESSAGGIO IN OCCASIONE DEL 140ESIMO ANNIVERSARIO DA FONDAZIONE.
(DIRE - Notiziario sanita') Roma, 18 giu. - "Desidero far giungere i miei piu' fervidi auguri a tutte le Cri, uomini e donne che da piu' di 100 anni donano la loro opera volontaria in tutte le emergenze, con lo stesso spirito e la stessa abnegazione di un tempo, vuoi sul territorio nazionale, vuoi al di fuori dei confini della Patria. Piu' di cento anni di storia, di solidarieta', di sacrificio, piu' di cento anni al servizio dell'umanita'". Questo il messaggio inviato dal ministro della Salute, Renato Balduzzi, al commissario della Croce Rossa Italiana, Francesco Rocca, in occasione del 148esimo anniversario della fondazione dell'associazione italiana della Croce Rossa.
Uomini e donne, dice ancora Balduzzi, che "aiutano e sostengono le persone portatrici di handicap, assistono quelle in fin di vita, spezzano le grandi solitudini, sviluppano azioni nel campo del soccorso, della salute e della solidarieta'. Portano la loro esperienza ovunque vi sia sofferenza, soprattutto dove la dignita' dell'uomo e' ignorata, dove la societa' non sa piu' proporre soluzioni, sui campi di guerra. Fedeli all'impegno del suo fondatore Henry Dunant, 'placare tutte le sofferenze umane senza distinzione di nazionalita', di razza, di religione, di condizione sociale o di appartenenza politica' estendono questo principio in ogni loro azione e trasmettono questo spirito pionieristico a migliaia di volontari, che catturano l'interesse dei cittadini, dei giovani".
E ancora: "Ravvivano il sentimento di solidarieta', un sentimento che avvicina gli sforzi di quanti si impegnano per far fronte comune contro le difficolta' e le paure e per donare, in particolare ai piu' deboli, una speranza, un futuro piu' agevole. La valorizzazione delle vostre azioni e' un dovere per il nostro Paese, poiche' contribuisce significativamente a promuovere la cultura della solidarieta' e del benessere materiale e spirituale, alla aggregazione solidaristica, ma anche alla organizzazione di un volontariato costante e responsabile.
Solidarieta' che vede i volontari della Croce Rossa impegnati ad affrontare le sfide con le quali la societa' civile si confronta, rivolgersi ai giovani in difficolta', alle persone senza fissa dimora, agli anziani, alle popolazioni vittime della guerra ed in questi giorni in favore delle popolazioni colpite dal sisma.
Anche in questo tempo di grandi cambiamenti, che impongono il riordino dell'ente al fine di adeguarlo sempre piu' ai principi del movimento internazionale, sono sicuro che la CRI non verra' meno alla sua grande tradizione".
Infine, il ministro rivolge a Rocca e a tutto il personale, in particolare ai volontari, "un caloroso saluto, ringraziando tutti per l'umanita' e la passione che accompagnano la vostra azione". (Wel/ Dire)