DIMESSO GABRIEL GRANADOS VERGARA, IL 52ENNE VITTIMA DI UN INCIDENTE SUL LAVORO.
(DIRE - Notiziario sanita') Roma, 11 giu. - E' stato dimesso pochi giorni fa Gabriel Granados Vergara, la prima persona a ricevere un trapianto bilaterale di arti superiori in Messico e in America Latina: l'uomo aveva subito l'amputazione, due centimetri sotto il gomito, in seguito ad un'ustione causata da una scossa elettrica riportata nel corso di un incidente sul lavoro, nel gennaio dello scorso anno. A riferirlo il ministero della Salute del governo messicano, nel corso di una conferenza stampa ufficiale che ha confermato la riuscita dell'intervento, eseguito i primi di maggio dall'equipe di Martin Iglesias, capo della chirurgia plastica presso l'Istituto Nazionale di Scienze Mediche e della Nutrizione "Salvador Zubiran" di Citta' del Messico, una delle istituzioni mediche piu' prestigiose del paese. Gli arti trapiantati al cinquantaduenne cittadino messicano appartenevano ad un uomo di 34 anni, deceduto per morte cerebrale, in seguito ad una ferita da arma da fuoco. "Dopo aver trascorso mesi e mesi senza mani e senza avambracci, e' meraviglioso averli riacquistati ", ha dichiarato Granados durante la conferenza stampa, assicurando che sta progressivamente recuperando la sensibilita' dei nuovi arti.
In Messico, la perdita di mani o braccia e' una lesione professionale frequente. Nel rapporto "Trapianto di arti superiori: una nuova alternativa in Messico", stilato dall'Istituto Nazionale di Scienze Mediche e della Nutrizione "Salvador Zubiran", emerge infatti che nel paese centramericano, secondo le statistiche sanitarie sul lavoro elaborate dall'IMSS, solo nel 2006 si e' registrato un totale nazionale di 4019 amputazioni, di cui 3478 di uomini e 541 di donne. 1047 di questi casi riguardano specificamente l'amputazione traumatica del polso e/o della mano. Tali lesioni si verificano piu' frequentemente fra lavoratori appartenenti alla categoria dei macchinisti industriali, montatori, imballatori manuali e operatori generici impiegati in diversi ambiti della produzione manufatturiera, soprattutto in stati come il Distretto Federale, Stato del Messico, Jalisco e Coahuila.
Sempre secondo il Rapporto, dal 1998 al 2008, nel mondo sono stati in tutto 33 i pazienti a cui sono stato trapiantati arti superiori (42 mani e 3 braccia), di tessuto composito (ossa, pelle, tendini, nervi e vasi sanguigni), in persone non adatte all'uso di protesi. E' stata la Germania il primo paese ad aver realizzato, nel luglio 2008, il primo trapianto di braccia bilaterale. A seguire, Francia, Stati Uniti, Austria, Cina, Italia, Polonia, Belgio, Malesia e negli ultimi tempi la Spagna, che ha introdotto l'uso di farmaci immunosoppressori modificati con l'applicazione di Alemtuzumab (anticorpo monoclonale CD52), che non richiede piu' la somministrazione cronica di steroidi.
Iglesias ha riferito che prima di cimentarsi nel trapianto sono state eseguite numerose simulazioni su diversi cadaveri e che, attualmente, in Messico sono 23 i pazienti in lista per trapianti analoghi, ma solo sei sono quelli qualificati per affrontare l'intervento. "E' un evento molto speciale dal punto di vista scientifico- ha assicurato il dottor Fernando Gabilondo, direttore dell'Innsz- che dimostra come, nell'ambito dei trapianti chirurgici, il Messico sia all'avanguardia nell'America Latina, al pari dei paesi Occidentali". Si apre quindi una grande opportunita' per i migliaia di lavoratori locali vittime d'infortuni professionali e costretti all'inabilita' lavorativa e sociale, di poter riacquistare l'integrita' fisica e psicologica persa, in paesi dove norme di sicurezza e garanzie contratttuali sono spesso inesistenti.
(Wel/ Dire)