(DIRE - Notiziario salute) Roma, 4 giu. - Il terremoto ha messo in ginocchio il distretto del biomedicale e questo non compromette solo il destino delle aziende, ma complica anche l'attivita' del sistema sanitario. Il problema maggiore riguarda le forniture per la dialisi, dal momento che circa il 60% e' prodotto da aziende che si trovano nei territori colpiti dal sisma "e si presume che saranno inagibili almeno per le prossime settimane", informa una nota di Assobiomedica. Di questo si e' parlato ieri al ministero della Salute in un incontro con Assobiomedica insieme alla Societa' italiana di nefrologia (Sin) e all'Associazione nazionale emodializzati dialisi e trapianto (Aned). Per affrontare questa fase, Assobiomedica (l'associazione di categoria delle aziende del biomedicale) ha attivato un'unita' di crisi, a cui partecipano tutte le imprese del settore dialisi ed e' stato predisposto un piano di emergenza per garantire la piena assistenza ai pazienti dializzati.
(Wel/ Dire)