'NON TUTELA PRODUTTORI'. POSSIBILE RICORSO A CORTE DI GIUSTIZIA.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 30 gen. - La Commissione
europea richiama l'Italia in materia di farmaci generici. L'Ue ha
chiesto al nostro paese di applicare la legislazione comunitaria
relativa alle procedure di autorizzazione alla
commercializzazione dei farmaci generici. Secondo l'Unione il
nostro paese svantaggia i produttori di farmaci generici, non li
tutela. La direttiva 2001/83/CE (il codice comunitario relativo
ai medicinali per uso umano) dice che l'espletamento delle
procedure di autorizzazione alla commercializzazione puo'
avvenire senza che su cio' incida la protezione degli interessi
in tema di proprieta' industriale e commerciale. D'altro canto,
per legge, il detentore dell'autorizzazione di un medicinale
generico non puo' immettere un prodotto sul mercato prima che sia
scaduto il brevetto del prodotto di riferimento.
L'Italia non ha rispettato la scadenza per l'adozione degli
emendamenti Ue nel diritto nazionale e continua "a venir meno
all'obbligo di tutelare adeguatamente i fabbricanti". In
particolare, in Italia una legge vieta ai fabbricanti di prodotti
generici di presentare la loro richiesta di autorizzazione alla
commercializzazione prima del penultimo anno di validita' del
brevetto di un prodotto di riferimento. Viste le lungaggini
procedurali per l'ottenimento dell'autorizzazione alla
commercializzazione, i fabbricanti di medicinali generici si
trovano in posizione di svantaggio sul mercato. La Commissione
sollecita l'Italia "ad assicurare la piena ottemperanza alla
direttiva entro due mesi". La richiesta odierna si configura
quale "parere motivato" in forza dei procedimenti di infrazione
dell'Ue. Se l'Italia non ottemperasse entro la scadenza definita,
la Commissione puo' decidere di deferire il caso alla Corte di
giustizia europea.
(Ami/ Dire)