(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 19 gen. - "Anche questo governo
e' in balia della lobby di Big Pharma: la norma sui brevetti va
mantenuta, il governo ci ripensi". E' la posizione di Giorgio
Foresti, presidente di AssoGenerici, alle indiscrezioni circolate
sulla stampa secondo le quali nell'ultima bozza del decreto
liberalizzazioni sarebbe sparita la norma che chiariva in maniera
inequivocabile che l'ente regolatorio, nel concedere l'Aic
(Autorizzazione all'Immissione in Commercio), il prezzo e la
rimborsabilita', non deve tenere conto delle coperture
brevettuali, bensi' di qualita', sicurezza ed efficacia dei
medicinali. "La giustizia amministrativa italiana", prosegue
Foresti, "ha gia' compiuto importanti passi avanti nella
liberalizzazione del mercato del farmaco, in particolare
ribadendo i cardini della legislazione europea in questa
materia". Il cammino compiuto dal farmaco generico in Italia in
questi anni "ha sempre visto la tematica della protezione
brevettuale al centro del dibattito- continua Assogenerici-. Da
un lato le aziende originator, i cui legittimi interessi
risiedono nella tutela della proprieta' intellettuale al fine di
recuperare gli investimenti fatti nello sviluppo dei farmaci,
dall'altro lato le aziende produttrici di farmaci generici
equivalenti, anche esse impegnate in importanti investimenti e
per le quali la possibilita' di accedere al mercato il giorno
dopo la scadenza brevettuale e' lo snodo vitale che ne determina
la sopravvivenza in un mercato estremamente competitivo. Ci
auguriamo- conclude Foresti- che i principi espressi dalla
giurisprudenza possano finalmente diventare una norma di legge in
grado di scongiurare una volta per tutte gli interventi diretti
in maniera artificiosa ad assicurare oltremodo la tutela dei
brevetti farmaceutici: questo e' l'invito che rivolgiamo al
governo in queste ore".
(Ami/ Dire)