SANITA'. NUMERO CHIUSO MEDICINA, TAR BOCCIA PUNTEGGIO MINIMO STRANIERI
DECISIONE PRESA DA EX MINISTRO GELMINI, UDU: PROFUMO RIMEDI.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 16 gen. - No al punteggio
minimo per superare i test di ammissione alle facolta' a numero
chiuso. Il Tar boccia l'ex ministro dell'Universita', Mariastella
Gelmini. Grazie ad un ricorso portato avanti dall'Udu (Unione
degli studenti) sono stati ammessi a Medicina 12 extracomunitari
rimasti esclusi a causa del provvedimento dello scorso anno della
Gelmini che prevedeva un punteggio minimo di 20/80esimi per il
superamento dei test di ammissione alle facolta' a numero chiuso.
Per il Tar e' illegittimo.
L'Udu, attraverso il suo avvocato, Michele Bonetti, ritiene
illegittima questa soglia per almeno due motivi: i test di
ammissione prevedono 40 domande, sulle 80 totali, di cultura
generale italiana. E gli stranieri sono ovviamente svantaggiati.
Ma, soprattutto, gli studenti extracomunitari che si sono rivolti
al Tar Lazio hanno presentato la domanda per i corsi di
ammissione alla facolta' di Medicina alla Sapienza di Roma prima
che venisse pubblicato il decreto che impone lo sbarramento di 20
punti. Inoltre, il limite non ha ragione di esistere perche' i
posti riservati agli studenti extracomunitari nel 2011 sono stati
1.210, ma le domande appena 859. Secondo l'Udu, non c'era ragione
di imporre un limite di punteggio per essere ammessi. Anche
perche' a superare il test, secondo le regole della Gelmini, sono
stati 352. Gli oltre 500 posti non assegnati sono rimasti
vacanti, non sono stati rassegnati neppure agli studenti
comunitari.
"E' un colpo duro alla gestione ministeriale di Mariastella
Gelmini- dichiara il coordinatore nazionale dell'Udu, Michele
Orezzi- Era stato posto in essere un sistema con una soglia di
punteggio per l'ammissione che ha lasciato liberi mille posti. Da
sempre combattiamo la selezione degli studenti con un test di
ingresso aprioristico ma in questo caso specifico la situazione
era paradossale: gli studenti extracomunitari non potevano
accedere a posti riservati proprio per loro, lasciando i posti
vacanti anche per gli studenti comunitari in una facolta' come
medicina dove gli esclusi dai test ogni anno sono migliaia. La
vittoria al Tar va a tutelare il diritto allo studio
costituzionalmente garantito- conclude Orezzi- ma come sindacato
studentesco non possiamo fermarci qui: chiediamo ora al ministro
Profumo di risolvere il problema degli altri studenti
extracomunitari esclusi, e di aprire un tavolo di riforma
sull'ingresso nelle universita' del nostro Paese, auspicando che
questo sistema iniquo di sbarramento aprioristico cessi
definitivamente di esistere".
(Ami/ Dire)
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