SANITA'. PAVIA, TRUFFA ALL'INPS: 134 CASI, DANNO DI 1,3 MLN
IN MANETTE DIPENDENTE DELL'ASL, ALTRI 400 CASI DA VERIFICARE.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 16 gen. - Truffa aggravata ai
danni dell'Inps. Con questa motivazione il 13 gennaio scorso,
alle prime luci dell'alba, i Carabinieri del Nucleo investigativo
del Comando provinciale di Pavia, a conclusione di una articolata
e prolungata attivita' d'indagine, hanno proceduto all'arresto di
Guiduccia Massolini, cinquantenne di Pavia, dipendente dell'Asl
di Pavia.
La complessa attivita' investigativa, coordinata da Gustavo
Cioppa, procuratore della Repubblica presso il Tribunale di
Pavia e diretta dal sostituto Paolo Mazza, ha permesso di far
luce sulla procedura mediante la quale la dipendente Asl, dal
2005 al 2011, in concorso con piu' persone istruendo pratiche
fittizie di rimborso di ratei maturati e non riscossi per
l'indennita' d'accompagnamento di invalidi civili in vita e
deceduti, in totale assenza dei requisiti in capo agli originari
titolari, tanto che le relative pratiche non risultavano
registrate all'Asl, induceva in errore l'Inps circa i presupposti
necessari per percepire l'indennita', ottenendo indebitamente a
favore dei suddetti beneficiari un ingiusto profitto pari
all'erogazione di indebiti rimborsi e facendosi corrispondere da
quest'ultimi dal 50% al 70% della somma erogata. L'indagine
durata piu' di un anno ha consentito di accertare 134 casi di
truffa per un danno all'erario pari a 1.300.000 euro. E sono in
corso ulteriori indagini che hanno consentito di individuare
circa altri 400 sospetti che saranno oggetto di ulteriori
approfondite verifiche. La consolidata procedura della dipendente
dell'Asl consisteva nel contattare persone di sua fiducia e, con
il loro consenso, comunicare falsamente per via telematica
all'Inps che le predette persone risultavano eredi di invalidi
civili deceduti che non avevano ricevuto in vita i benefici
economici dell'accompagnamento. L'Inps erogava quanto dovuto ai
beneficiari fittizi, mediante assegno circolare ovvero bonifici
bancari, che spartivano il danaro con la dipendente dell'Asl. Nei
prossimi giorni verranno sentite in merito alcune centinaia di
persone che saranno deferite alla competente Autorita'
giudiziaria nel caso di accertata compiacenza. Nel corso delle
indagini emergevano altri pagamenti ad invalidi civili non
deceduti per infermita' e patologie inesistenti. La stessa
Massolini ha fatto percepire indebitamente alla madre ed al
figlio numerose pagamenti relativi a rimborsi per indennita'
d'invalidita' inesistenti. Lei stessa e' risultata essere
beneficiaria di un pagamento perche' non vedente, infermita' di
cui ovviamente non era affetta. In passato la donna si era resa
responsabile di episodi analoghi, per le quali era stata
condannata, relativi a truffe da lei perpetrate con simili
modalita'. In particolare fu accertato che aveva fatto percepire
sempre alla madre un'indennita' aggiuntiva al trattamento
pensionistico poiche' falsamente riconosciuta non vedente.
(Gas/ Dire)
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