ANCHE CARABINIERI COINVOLTI: DEVONO RICOSTRUIRE PASSAGGI ACQUISTO.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 12 gen. - Dopo il caso delle
Pip, le strutture ospedaliere e ambulatoriali hanno l'obbligo di
redigere un elenco nominativo di tutti i casi relativi ad
impianti di protesi mammarie trattati a partire dal 1° gennaio
2001. Questo a seguito dell'ordinanza del ministero della Salute
del 31 dicembre 2011. Il censimento e' in corso. Ai centri dove
sono stati eseguiti impianti con protesi Pip e' stato richiesto
di essere parte attiva nel richiamare le pazienti che hanno
subito un impianto di questo tipo. Il Servizio sanitario
nazionale si fara' carico degli interventi medico/chirurgici
laddove vi sia indicazione clinica specifica.
Le aziende ospedaliere, i policlinici universitari, gli Irccs
e gli ospedali classificati avranno il compito di notificare
direttamente all'autorita' regionale le informazioni relative
alla data dell'intervento d'impianto di protesi mammaria Pip.
Le autorita' regionali, poi, entro i dieci giorni successivi al
termine per la ricezione delle suddette notifiche, dovranno
assicurare che i dati raccolti vengano comunicati (via Pec
all'indirizzo protesipip@postacert.sanita.it), al ministero della
Salute, presso la Direzione generale dei dispositivi medici, del
servizio farmaceutico e della sicurezza delle cure.
Le autorita' regionali verificheranno anche l'applicazione delle
raccomandazioni, indirizzate ai centri dove sono stati eseguiti
gli impianti di queste protesi mammarie. Il Comando Carabinieri
per la tutela della salute e' incaricato, infine, di effettuare
indagini e controlli al fine di ricostruire i passaggi
amministrativi per l'acquisizione delle protesi Pip e i percorsi
sanitari che hanno preceduto l'impianto delle stesse, operando su
tutto il territorio nazionale presso le strutture, che, a partire
dal 1° gennaio 2001, hanno trattato interventi chirurgici di
mammoplastica di ingrandimento e di ricostruzione totale della
mammella.
(Wel/ Dire)