(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 9 gen. - La cicogna riduce i
voli su Forli'. Nel 2011 si sono registrate quasi cento nascite
in meno rispetto al 2010: allora i nuovi bebe' furono 1.517,
nell'anno appena concluso, invece, ci si e' fermati a quota
1.424, con una netta prevalenza di maschietti, 768 contro 656
femminucce, a conferma di un trend consolidato. Aumentano invece
gli aborti, che tornano ai livelli di due anni fa.
Secondo i dati diffusi oggi dall'Ausl locale, il semestre piu'
prolifico, cosi' come nel 2010, e' stato il secondo, da luglio a
dicembre, con 722 nascite, contro le 702 del primo. Il mese che
ha fatto segnare il maggior numero di nuovi vagiti e' stato
luglio, quando si sono contati 137 parti, mentre il record
negativo appartiene a febbraio, con 100. In crescita risultano i
parti gemellari, 15, quattro in piu' del 2010, mentre per quanto
riguarda i bambini stranieri, a Forli' ne sono venuti alla luce
complessivamente 505, di cui 423 extra-comunitari. Intanto, in
questi primi giorni del 2012, ci sono stati 12 parti, di cui 2
con taglio cesareo.
"La diminuzione delle nascite- commentano Andrea Amadori,
responsabile facente funzione dell'Unione operativa di
Ginecologia-Ostetricia dell'Ausl di Forli', e Sylvie Cignani,
coordinatrice ostetrica- e' dovuta a due fattori: in primis al
generale calo demografico, in secondo luogo all'estendersi, nelle
altre unita' di Ginecologia-Ostetricia romagnole, di tecniche di
cui siamo stati precursori, come il parto in analgesia".
(Wel/ Dire)