(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 9 gen. - Un giardino
terapeutico con terrazza verde, percorso fisioterapico, percorso
storico-sensoriale e con 'L'orto dei semplici' e il 'Frutteto
d'Euclide' dove poter svolgere attivita' di ortoterapia. E' il
progetto 'Healing garden' che in una struttura assistenziale
flessibile (Raf) per anziani della provincia di Novara ha
realizzato l'architetto Monica Botta. Si tratta di un progetto
pilota attivato nella casa protetta di Bellinzago novarese che
ospita 42 anziani con patologie medio-gravi e con un residuo
grado di autosufficienza.
Il giardino permette a diverse tipologie di persone fragili
(disabili, bambini, anziani) di fare diverse attivita'
terapeutiche nel verde. "Un progetto unico nel suo genere in
Italia" garantisce l'architetto Monica Botta, il quale potrebbe
fungere da modello per simili iniziative di supporto terapeutico
a persone in condizione di difficolta'. E di cui a Bellinzago
usufruiscono anche associazioni e gruppi che altrimenti non
avrebbero a disposizioni spazi dove praticare attivita'
terapeutiche a contatto con la natura. Il primo intervento per la
realizzazione dell'healing garden risale al 2008 con la terrazza
verde che, attrezzata con panchine, tavoli e corrimano, dava la
possibilita' di aggregazione e di ri-sperimentare l'autonomia di
una passeggiata tra gli alberi. Allo stesso anno risale il
percorso sensoriale, itinerario pavimentato tra aiuole colorate e
profumate di essenze varie.
La stimolazione sensoriale ha avuto come
effetto un accresciuto benessere - viene spiegato nel report del
progetto - degli anziani, una maggiore attenzione nei confronti
dell'ambiente circostante e dei suoi cambiamenti a seconda delle
stagioni. Tra 2009 e 2010 si e' riusciti a organizzare gli spazi
dell'ortoterapia, con l'obiettivo di programmi mirati per
particolari forme di disagio e disabilita', che richiama anche il
coinvolgimento di associazioni esterne, scuole, enti del
territorio e che puo' contare sulla guida di periti agrari e
coltivatori. E' del 2011, infine, il percorso fisioterapico,
agibile anche da parte di persone su sedia a ruote, con aree di
sosta e di esercizio da svolgersi sotto la guida di personale
specializzato. Il miglioramento dell'umore, un coinvolgimento
emotivo e, al contempo, un tranquillizzarsi a livello mentale e
nervoso sono state le conseguenze principali della fruizione di
questi spazi; inoltre, una migliore capacita' di socializzazione,
un miglioramento dell'equilibrio, di forza muscolare, prensione e
manipolazione. La realizzazione del giardino terapeutico e' stata
possibile grazie a fondi della Regione Piemonte e del Comune di
Bellinzago oltre che al contributo fattivo di diverse
associazioni di volontariato.
(Wel/ Dire)