SALUTE. ALCOL E GIOVANI: MENO MORTI, MA CONSUMO RESTA ALTO
BALDUZZI: DATI PREOCCUPANTI, APPROFONDIRE RUOLO DELLA SCUOLA.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 27 feb. - Diminuisce la
mortalita' legata alla patologie connesse all'uso di alcol, ma
tra i giovani il consumo resta ancora alto. È uno dei passaggi
dell'analisi del ministero della Salute, che ha pubblicato sul
proprio portale (www.salute.gov.it) l'ottava Relazione al
Parlamento sugli interventi realizzati da ministero e Regioni in
attuazione della legge-quadro 125/2001 in materia di alcol e
problemi correlati al consumo di alcol.
Cio' che preoccupa, si legge, "e' la pratica che si diffonde
sempre di piu' tra i giovani di consumare bevande alcoliche in
grande quantita' in breve tempo fuori pasto. E la percentuale di
ragazze tra 14 e 17 anni consumatrici di alcol, che e'
raddoppiata negli ultimi 15 anni". Il documento, trasmesso dal
ministro Renato Balduzzi ai presidenti di Camera e Senato,
presenta un quadro aggiornato sui consumi alcolici e sui
comportamenti a rischio, gli interventi di contrasto attivati dal
ministero, i dati del monitoraggio dei servizi territoriali e
delle iniziative delle Regioni su accesso ai trattamenti,
prevenzione, informazione, aggiornamento professionale,
promozione della ricerca e del volontariato.
I dati "confermano il passaggio dal tradizionale modello di
consumo mediterraneo, con consumi quotidiani e moderati,
incentrati prevalentemente sul vino, a un modello piu'
articolato, che risente sempre piu' dell'influsso culturale
nordeuropeo. Cresce ancora il fenomeno del binge drinking, cioe'
la pratica di consumare diverse bevande alcoliche in quantita' in
un breve arco di tempo: nel 2010 ha riguardato il 13,4% degli
uomini e il 3,5% delle donne. Nella fascia tra i 18 e i 24 anni
la percentuale di donne che pratica il binge drinking sale al
9,7%". I consumatori fuori pasto, secondo il ministero, "sono
notevolmente aumentati nel corso dell'ultimo decennio: dal 33,7 %
al 41,9% i consumatori tra i 18 e 24 anni; dal 14,5 al 16,9
quelli tra 14 e 17 anni. E' tra le ragazze di 14-17 anni che la
quota delle consumatrici fuori pasto raddoppia negli ultimi 15
anni, passando dal 6 % del 1995 al 14,6% del 2010". Invece se si
analizzano solo gli ultimi due anni "si trovano dati
relativamente stabili. Anzi tra il 2009 e il 2010 si registra una
lieve diminuzione tra i giovani fino a 25 anni (dal 34,3% al
34,1%) e tra le donne (dal 15,7% al 14,6%).
Diminuisce il dato della mortalita' correlata all'uso di alcol
(-12% dal 2007 al 2008) ed e' in lieve calo la percentuale degli
utenti in trattamento (-1,8% dal 2008 al 2009) e in particolare
scende il numero dei nuovi utenti al di sotto dei 20 anni".
Nella presentazione della Relazione, Balduzzi sottolinea che
"le politiche di contrasto nazionali e regionali stanno ottenendo
qualche riscontro: e' necessario continuare a consolidare i dati
positivi e contenere i problemi piu' rilevanti, rafforzando in
particolare gli interventi di prevenzione e un attento
monitoraggio che guidi verso l'adozione delle politiche piu'
adeguate". Questo vale, continua il ministro, soprattutto nei
confronti dei piu' giovani: "Dobbiamo aiutare i giovani a
fronteggiare le pressioni sociali al bere in contesti
significativi come la scuola, i luoghi del divertimento, della
socializzazione e dello sport, e realizzare interventi di
intercettazione precoce del consumo giovanile a rischio,
accompagnandoli con appropriati interventi di sostegno e
motivazione al cambiamento, secondo la strategia gia'
sperimentata a livello internazionale ed europeo e sara' recepita
nel nuovo Piano Sanitario Nazionale".
Il ministro Balduzzi spiega che "preoccupano i dati della
diffusione soprattutto a livello giovanile, che richiedono
attenzione e impegno maggiore circa l'educazione al bere sano e
moderato da parte di tutti". Per questo motivo, continua
Balduzzi, "ho intenzione, insieme al ministro dell'Istruzione,
Francesco Profumo, e al ministro Andrea Riccardi, che ha la
delega per le politiche giovanile, di approfondire il ruolo delle
agenzie educative e della scuola nel contrasto del consumo
smodato di alcol".
(Gas/ Dire)
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