(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 20 feb. - Nomina dei primari,
scatta la battaglie sulle nomine politiche. Ad 'attaccare' il
ministro della Salute Renato Balduzzi su questo punto e' Ignazio
Marino, presidente della Commissione d'inchiesta sul Servizio
Sanitario Nazionale e senatore Pd: "Sono sorpreso- spiega- dalle
proposte del ministro della Salute Renato Balduzzi. La politica
deve uscire dalle corsie degli ospedali, eppure il meccanismo di
riforma delle nomine previsto da lui previsto non incidera' su
questa realta'. Le commissioni a cui si affida la scelta dei
primari non possono e non devono includere direttori sanitari o
direttori generali, poiche' essi sono nominati dalla politica
nella quasi totalita' dei casi. E' una realta' nota a tutti.
Serve un concorso per titoli ed esami i cui risultati siano
pubblicati su internet: i candidati devono essere valutati da una
commissione di soli clinici specialisti della disciplina a
concorso, provenienti da altre Regioni. Solo cosi' si puo' avere
vera trasparenza, come ho sottolineato nel mio disegno di legge
(numero 1954 del 2009) sulle nomine in sanita', largamente
condiviso dagli addetti ai lavori. Sull'intramoenia e' stato
finalmente preso un impegno preciso, come previsto dalla legge
120 del 2007. Dobbiamo pensare a ridurre concretamente le
interminabili liste di attesa, ostacolo insopportabile per i
cittadini. E' dovere dei direttori generali adeguare i propri
ospedali. Diano agli operatori sanitari la possibilita' di
svolgere la libera professione all'interno dell'ospedale, al di
fuori dell'orario di lavoro, e garantendo un numero di
prestazioni nel pubblico non inferiore a quelle offerte nel
privato. Cosi' si garantira' ai medici l'esercizio della libera
professione ma soprattutto i pazienti potranno scegliere se
rivolgersi al pubblico o al privato in modo libero e non perche'
da un lato l'attesa e' di sei mesi e dall'altra di sei giorni".
(Ami/ Dire)