SALUTE. BIMBI DORMONI DI MENO, ATTENZIONE A SISTEMA IMMUNITARIO
RICERCA UNIVERSITÀ AUSTRALIANA: COLPA DI INTERNET, TV E TELEFONINI.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 16 feb. - "La fretta e la
tensione della vita moderna sono alla base dell'insonnia"
scriveva il British Medical journal. Era il 1894, luce
artificiale e libri erano accusati di disturbare il riposo dei
bambini. Gia' un secolo fa ci si lamentava per la mancanza di
sonno, oggi il sonno dei bambini si e' ulteriormente accorciato:
dormono 73 minuti in meno ogni notte. A dichiararlo sono tre
ricercatrici dell'Universita' dell'Australia del sud ad Adelaide,
preoccupate per il restringersi di una coperta - quella del
riposo notturno - che avanza sempre piu'. E che pur essendo
imputato alla vita moderna, e' un fenomeno iniziato in realta'
piu' di un secolo fa. Le studiose guidate da Lisa Matricciani
hanno ripescato dagli archivi medici tutti gli studi relativi a
sonno e bambini: ore consigliate, disturbi piu' diffusi, durata
effettiva del riposo. Da 300 resoconti hanno estratto i contorni
di un fenomeno che procede inesorabile: la colonizzazione del
tempo notturno che un secolo fa era imputata ai libri, poi fu
attribuita alla radio ed ora vede come accusati internet,
telefonini e tv.
I 73 minuti citati dallo studio pubblicato su Pediatrics
sintetizzano quanto si e' accorciata la notte dei bambini e dei
ragazzi fra 0 e 18 anni. Rappresentano il valore medio di tutte
le eta', anche se nella realta' il sonno consigliato dai medici
varia fra le 16 ore delle prime settimane di vita alle 8-9 ore
dei 18 anni. Guardando all'interno delle fasce d'eta', si puo'
notare che a ridurre le ore di sonno sono soprattutto gli
adolescenti. Fra le varie regioni del mondo, Europa continentale,
Stati Uniti e Canada amano le ore piccole piu' di Australia, Gran
Bretagna e Scandinavia, invece, il tempo dedicato al riposo e'
aumentato rispetto a un secolo fa. Dormire poco puo' avere
effetti negativi sul bambino, come la poca concentrazione a
scuola ma influisce in modo negativo anche sulla loro bravura
nello sport e sul loro sistema immunitario. Recentemente si e'
scoperto che la mancanza di sonno comporta anche l'aumento
dell'appetito, che in alcuni casi puo' sfociare nell'obesita'. Ma
quanto effettivamente sia necessario riposare e' un dato che
continua a sfuggire agli scienziati.
Se nel 1897 i medici raccomandavano che un bimbo di 2 anni
dormisse 16 ore, oggi i consigli variano tra le 11 e le 13 ore. E
mentre nel 1933 per un ragazzino di 5 anni 12 ore erano ritenute
ottimali, oggi ci si accontenta di 11 ore. Mettendo insieme tutti
i consigli del secolo, le ricercatrici dimostrano che oltre al
sonno effettivo, anche quello raccomandato e' diminuito di 71
minuti. Lo scarto fra sonno reale e sonno ottimale resta dunque
costante: circa 37 minuti di ammanco nella media di tutte le
eta'. E alla fine le scienziate australiane scelgono di affidarsi
a un consiglio basato sui ritmi della natura che poco riflette
gli sforzi di un secolo di medicina: "Un bambino dovrebbe
svegliarsi da solo al mattino. Se non lo fa, occorre mandarlo a
letto prima".
(Wel/ Dire)
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