SANITÀ. AUTISMO, LINEE GUIDA: CRESCE ADESIONE A PETIZIONE PER TAVOLO
HANNO GIÀ DETTO SÌ ASSOCIAZIONI, ISTITUTI E SINGOLI CITTADINI.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 16 feb. - Un numeroso coro di
voci contrarie sta facendo sentire la propria voce aderendo in
questi giorni alla petizione per riaprire un tavolo di confronto
sulle linee guida sull'autismo, promossa da diversi parlamentari
bipartisan e pubblicata sul sito dell'Istituto di Ortofonologia
di Roma (www.ortofonologia.it).
Sono in tanti: associazioni, istituti e singoli cittadini che
chiedono di rivedere il documento, presentato lo scorso gennaio
dall'Istituto Superiore di Sanita', poiche' non condividono che
in esso venga "raccomandata alle Regioni, come unico strumento
terapeutico, l'adozione della tecnica neo-comportamentale Aba
(Applaied behaviour analysis) derivata dal metodo Lovaas".
Medici e psicologi affermano, in sintonia con la petizione,
che "appare ingiusto escludere dal dibattito tutti gli approcci
diversi da quello neo comportamentale, definendo scientifico il
solo metodo preso in esame, che utilizza strumenti di tipo
quantitativo e parcellizzato che consentono piu' facili
catalogazioni. È doveroso- prosegue la petizione- riaprire il
dibattito per includere i recenti risultati della ricerca
nell'ambito della psicologia dell'eta' evolutiva che pongono
l'affettivita' alla base dello sviluppo cognitivo".
E proprio su questo punto una dottoressa della Societa'
italiana di psicoterapia psicoanalitica dell'infanzia,
dell'adolescenza e della coppia' (Sipsia), aderendo alla
petizione, ha aggiunto: "ho imparato a riconoscere e ad
osservare nella pratica della mia attivita' lavorativa la
centralita' degli affetti, delle emozioni e della relazione nello
sviluppo e nella strutturazione di una patologia tanto complessa
come l'autismo".
Ma la richiesta di confronto e' motivata anche dalla
necessita' di consentire a tutte le voci scientifiche italiane di
esprimere la propria posizione teorica e clinica in materia di
autismo e di "non eludere il problema della diagnosi per poter
accertare la reale presenza del disturbo, le sue diverse
manifestazioni e la gravita' della sintomatologia all'interno
della disomogenea categoria dei disturbi dello spettro autistico".
Un altro membro del Sipsia ha invece giudicato "parziali e
fuorvianti le indicazioni che sono state formulate, senza alcuna
legittimazione esauriente nel dibattito scientifico in corso, su
un tema cosi' complesso e che richiede modelli metodologici
piu' accurati e approcci multidisciplinari piu' esaustivi". Ma
opinioni diverse da quelle espresse nella linea guida si
ritrovano anche nell'Associazione Toscana Sindrome X Fragile
Onlus, secondo la quale "le famiglie devono poter scegliere per i
propri figli il trattamento che piu' preferiscono".
Per far riaprire quindi un dibattito sulle linee guida, "che
favorisca un confronto tra i vari approcci teorico-clinici, che
garantisca alle famiglie la liberta' di scelta del trattamento
ritenuto piu' idoneo al singolo caso e all'operatore di scegliere
la cura in base al proprio orientamento e alla gravita' del
disturbo", basta inviare un'email all'indirizzo
ufficiostampa@ortofonologia.org.
(Wel/ Dire)
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