(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 9 feb. - Una delle piu' note
cliniche romane, considerata un fiore all'occhiello del panorama
sanitario nazionale, avrebbe omesso di dichiarare ricavi
derivanti dalla sua attivita' di impresa per oltre 14 milioni di
euro, come appurato dai Finanzieri del Comando provinciale di
Roma durante una verifica fiscale. La struttura rientra
nell'ambito della "Residenza sanitaria assistenziale", regime
sanitario riferibile ai ricoveri che variano da poche settimane a
oltre un anno di persone non autosufficienti, non assistibili
presso il proprio domicilio e che necessitano di specifiche cure
mediche e continua assistenza sanitaria. Oltre all'assistenza
medica e infermieristica 24 ore su 24, e' prevista la
riabilitazione, l'aiuto per lo svolgimento delle attivita'
quotidiane, l'animazione e la socializzazione, nonche' servizi di
ristorazione, lavanderia e pulizia.
L'attivita' ispettiva eseguita dalle Fiamme Gialle del I
Gruppo Roma trae origine da alcune indagini nei confronti di un
gruppo operante nel settore immobiliare che, attraverso
l'interposizione di 'prestanome' compiacenti, gestiva di fatto la
societa' cui era riconducibile la clinica, che non aveva mai
ottemperato agli obblighi di dichiarazione ai fini delle imposte
sui redditi, dell'Iva e dell'Irap, tantomeno al versamento
all'Erario delle relative imposte, nonostante gli ingenti
rimborsi da parte della Asl e del Comune di Roma. Infatti, per le
prestazioni erogate vengono corrisposti, per ciascun paziente, un
importo giornaliero di euro circa centodiciotto euro, a carico
della Regione Lazio, del Comune di Roma e del Servizio sanitario
nazionale per soggetti con redditi inferiori ai tredicimila euro
circa, mentre, superata tale soglia, una quota parte e' a spese
del paziente.
Gli accertamenti dei militari hanno portato alla ricostruzione
del volume d'affari della clinica ed alla constatazione di ricavi
non dichiarati in piu' anni di imposta per un importo di oltre 14
milioni di euro, nonche' di Iva ed Irap evasi per oltre 2 milioni
e mezzo di euro, con la denuncia a piede libero di tre persone
per reati tributari, per l'omessa presentazione delle
dichiarazioni fiscali e l'indebita compensazione di imposte,
nonche' per il reato di false comunicazioni agli organi sociali
previsto dal Codice civile.
(Wel/ Dire)