SANITA'. MEDICINA SI CAMBIA, SI VA VERSO LA LAUREA ABILITANTE
CONVEGNO A CAMERA, L'APPELLO: CURRICULUM SCUOLA PESI IN ACCESSO A FACOLTÀ.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 6 feb. - Medicina, si va verso
la laurea abilitante: in futuro gli studenti in uscita saranno
medici a tutti gli effetti, senza dover fare un ulteriore esame
di Stato. C'e' gia' un tavolo fra la Conferenza dei presidi delle
facolta' di Medicina e i ministeri competenti (Salute e
Istruzione). Il sottosegretario alla Salute, Elio Cardinale, e'
stato incaricato di occuparsi della questione. È quanto e' emerso
questa mattina durante l'incontro dal titolo "Ripensare la
facolta' di medicina" organizzato alla Camera dei deputati dalla
deputata e medico Paola Binetti, Udc. Al tavolo si sono riuniti
rettori e presidi di facolta'. "L'esame di Stato oggi e' un
ripetizione- dice Andrea Lenzi, presidente del Cun, Consiglio
universitario nazionale- il trimestre di tirocinio, poi, e' stato
di fatto gia' riassorbito dalle facolta'. Ora manca la modifica
della norma nazionale, che e' in cottura. Si tratta di un
regolamento, ci vorranno i successivi passaggi nelle commissioni
parlamentari competenti e al Consiglio di Stato, ma entro la
legislatura si potrebbe chiudere".
Gli esperti riuniti dalla Binetti hanno anche avanzato anche
altre due richieste "per migliorare l'accesso a Medicina e anche
alle scuole di specializzazione". "In fase di ingresso deve
pesare insieme al test- ha spiegato il rettore della Sapienza,
Luigi Frati- il curriculum dello studente, ponderato in modo da
annullare le differenze fra le scuole di provenienza. Basta
applicare la legge Fioroni-Mussi che lo prevedeva gia'". E poi
"va cambiato l'accesso- chiude Lenzi- alle scuole di
specializzazione, perche' oggi condiziona molto la scelta degli
studenti gia' dagli ultimi anni chiedendo una tesi orientata e
pubblicazioni specifiche". Tutte queste richieste, ha assicurato
Binetti, confluiranno in una "mozione parlamentare in commissione
Affari Sociali che portera' all'attenzione del governo le
problematiche legate all'accesso alla facolta' e alle scuole di
specializzazione. Queste ultime devono anche aumentare i posti
che dovranno essere pari ai laureati".
(Ami/ Dire)
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