(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 2 feb. - Migliorare la
percezione dei suoni in una situazione di rumore nei pazienti con
udito bimodale. Quelli, cioe', che hanno un apparecchio acustico
abbinato a un impianto cocleare. È lo scopo di un progetto
dell'Ospedale di Piacenza in collaborazione con l'Universita'
dell'Iowa. A curare la parte italiana e' il dottor Domenico Cuda,
direttore dell'unita' operativa di Otorinolaringoiatria del
Guglielmo da Saliceto. La 'controparte' statunitense e'
rappresentata dal direttore della ricerca audiologica dell'ateneo
americano, Rich Tyler, che ha inviato a Piacenza uno dei suoi
collaboratori, Andrew
J. Keiner.
"Stiamo utilizzando per la prima volta le alte frequenze
nell'apparecchio acustico che i nostri pazienti indossano
nell'orecchio controlaterale rispetto all'impianto cocleare. In
caso di sordita' profonde- spiega Cuda alla Dire- l'optimus
sarebbe avere un doppio impianto cocleare che, pero', ha costi
proibitivi. Grazie ad una collaborazione con l'azienda Linear di
Genova, che ci fornisce gli apparecchi ad alta frequenza,
vogliamo provare a migliorare la localizzazione dei suoni e
l'ascolto in una situazione di rumore di questi pazienti.
Confrontando la risposta che hanno questi apparecchi con quella
degli apparecchi a frequenza normale in accoppiamento con
l'impianto cocleare verificheremo qual e' la strada migliore per
aiutare questi pazienti a sentire meglio". Il protocollo va
avanti da ottobre e durera' un anno.
(Ami/ Dire)