(DIRE- Notiziario salute) Roma, 12 dic. - "Rispetto a 10 anni fa e' aumentato del 51% il numero di bambini portatore di handicap. Stiamo parlando di numeri estremamente importanti, ma dietro ci sono gli esseri umani, i bambini, soggetti di diritto". È la motivazione che ha spinto Vincenza Palmieri, presidente dell'Istituto nazionale di pedagogia familiare (Inpef) a promuovere la petizione 'Mai piu' un bambinoà', che e' "solo una pagina di un progetto piu' ampio e ambizioso che vuole dire proprio mai piu'". Perche' per Palmieri, "e' motivo di grande dolore apprendere che 70 bambini all'anno ricevono trattamenti psichiatrici coatti, o ancora che 6.000 minori siano ricoverati insieme a degli adulti portatori di handicap piu' pesanti. Si e' andati oltre a quello che poteva essere il problema iniziale- ha continuato il presidente- lo abbiamo detto e continueremo a farlo attraverso pubblicazioni, conferenze e la formulazione di proposte legislative".
Come tutta l'Italia "si e' sollevata e indignata guardando le immagini del bambino di Padova, prelevato a scuola con la forza, cosi' dobbiamo reagire contro un grandissimo problema minorile sommerso: quello dei bambini delle case famiglie, inseriti in contesti in cui sono stati messi ingiustamente. Dietro i problemi psichici dei bambini- ha ricordato- ci sono i problemi degli adulti". Mai piu' significa che "gli interventi per l'infanzia devono essere fatti a monte e devono essere legislativi. I nostri legislatori devono occuparsi di piu' dei bambini- ha spiegato la docente dell'Universita' degli Studi di Basilicata- avevamo la Legge 285 che prevedeva interventi positivi nei confronti dei minori, ma e' stata messa a tacere, dimenticata e inglobata nella Legge 328 del 2000 sul sistema di riforma dei servizi sociali". Dunque la pedagogista ha ribadito che in Italia "non abbiamo politiche efficaci per la famiglia e per l'infanzia, si parla solo di politiche sanitarie invece di occuparci di tutele e servizi che non ci sono. Basterebbe anche solo applicare la convenzione dei diritti del bambino e la dichiarazione dei diritti universali. Ma oggi le leggi vengono disattese, come quella sull'affido condiviso. Infatti i bambini continuano ad essere affidati ad un solo genitore e vedono l'altro una tantum. Ci presenteremo davanti al prossimo governo con la petizione- ha concluso il presidente dell'Inpef- e chiederemo che tutto quello che abbiamo rilevato quali 'emergenze umanitarie' diventi oggetto di politiche per l'infanzia".
(Wel/ Dire)