LANARI: "PERSEGUIRE SALUTE DONNA, FORTEMENTE CONNESSA A QUELLA DELLE NUOVE GENERAZIONI".
(DIRE - Notiziario salute) Roma, 5 dic. - Negli ultimi venti anni la mortalita' infantile (entro i primi 5 anni di vita) e neonatale (entro i primi 28 giorni) si e' drasticamente ridotta nelle realta' dei paesi industrializzati. Questo risultato lo si deve in buona parte allo sviluppo della medicina pre e perinatale che "sempre di piu' consegna a neonatologi e pediatri bambini meno frequentemente malati o, se tali, inseriti in un percorso assistenziale che inizia dalle prime fasi della vita prenatale e si protrae con coerenza ed efficacia durante e dopo la nascita, grazie ai progressi della neonatologia e della pediatria. La salute dei nostri bimbi si realizza, dunque, gia' dall'inizio attraverso il proficuo dialogo tra ostetrici e pediatri". Lo sottolinea Marcello Lanari, pediatra e direttore scientifico di 'Conoscere per Crescere', la rivista della Societa' Italiana di Pediatria (SIP), edita dalla casa editrice medico scientifica Editeam. Un periodico quadrimestrale, distribuito in oltre 350.000 copie, nato tre anni fa "per offrire a famiglie ed operatori scolastici una corretta informazione e realizzare cosi' quel 'patient empowerment' che consenta una crescita culturale del lettore attraverso un'opportuna 'alfabetizzazione' sanitaria".
Nel settembre del 2000, 191 capi di stato e di governo hanno sottoscritto, presso la sede dell'Onu, un patto globale tra Paesi ricchi e poveri: la 'Dichiarazione del Millennio' per costruire un mondo piu' sicuro, piu' prospero e piu' equo per tutti, basato su otto obiettivi cruciali per l'umanita' da raggiungere entro il 2015. "Ridurre la mortalita' infantile e migliorare la salute materna attraverso l'accesso universale ai sistemi di salute riproduttiva- sottolinea il pediatra- erano il quarto e il quinto obiettivo, fortemente connessi tra loro ed inscindibili. I fatti lo dicono: ogni anno muoiono, per la maggior parte nei paesi economicamente piu' svantaggiati, quasi 8 milioni di bambini sotto i 5 anni, 30.000 ogni giorno. Di questi- precisa Lanari- almeno un terzo muore in epoca neonatale per cause fortemente connesse alla salute (o meglio all'assenza di questa) della madre o alla mancata assistenza in gravidanza e durante il parto. Anche le donne, 1.000 al giorno, muoiono in questi paesi durante la gravidanza e il parto, perche' sono insufficienti le attrezzature sanitarie, i medici e gli operatori in grado di assisterle". In Italia, dove "cibo, servizi igienici, programmi ed operatori sanitari, mezzi diagnostici, farmaci e conoscenze non mancano- ha proseguito Lanari- non vi sono giustificazioni per non perseguire con ogni mezzo la salute delle donne da bambine, da adolescenti, da gravide ed in ogni altro momento della loro vita. Specie se gli strumenti, talvolta strategici per la salute riproduttiva, quali alcune vaccinazioni (per prevenire rosolia, tetano, epatite B, HPV), integrazioni alimentari (con acido folico, ferro, vitamina D), stili di vita sani (attivita' fisica, abolizione del fumo, dell'alcol in gravidanza, prevenzione dell'obesita', delle malattie a trasmissione sessuale), l'allattamento materno sono semplici e, fortunati noi, facilmente disponibili". Il terzo obiettivo del Millennio consisteva invece nella 'promozione dell'uguaglianza di genere e la crescita culturale delle donne' attraverso l'educazione scolastica. "Si aggancia fortemente ai precedenti- ha aggiunto il direttore scientifico- perche' senza informazione e crescita culturale e sociale delle donne non si avranno mai le condizioni per garantire salute alle nuove generazioni. Non e' per caso, pertanto, che 'Conoscere per Crescere' offre un ampio spazio sulle sue pagine ai temi che riguardano la salute della donna, con l'intenzione di perseguire quell'empowerment dei nostri lettori ed ancor piu' delle nostre lettrici- ha concluso Lanari- strategico per il benessere delle donne e per quello delle popolazioni future".
(Wel/ Dire)