15.000 IN REGIONE; PIZZA: NON AUMENTI LAVORO; MORUZZI PRIVACY OK.
(DIRE - Notiziario Sanita') Bologna, 30 apr. - Gia' 7.620 bolognesi e 15.000 emiliano-romagnoli hanno attivato il fascicolo sanitario elettronico, mentre in 640.000 cittadini in regione hanno dato il loro consenso. Sono poi 4.597 i documenti sanitari scaricati a Bologna e 8.914 nel territorio regionale. Di tutti i medici di medicina generale che lavorano in Emilia-Romagna, inoltre, pare che solo uno abbia voluto 'sganciarsi' dal sistema Sole perche' non si trovava bene con le nuove tecnologie.
A circa 10 giorni dalla presentazione ufficiale del fascicolo sanitario digitale, il direttore generale del Cup, Mauro Moruzzi, fa il punto sui numeri in commissione Sanita' in Comune a Bologna in una seduta voluta dal presidente della commissione, Pasquale Caviano. Durante l'incontro, pero', emergono anche alcuni dubbi. Primi fra tutti, quelli del presidente dell'Ordine dei medici, Giancarlo Pizza, che teme un superlavoro per i suoi colleghi.
"Fermo restando che il progetto Sole e' una grande innovazione, e' anche vero ogni giorno arrivano dati nuovi sulle circa 500 cartelle dei pazienti che un dottore ha in cura, e lui deve controllarli. Dire che il fascicolo facilitera' l'attivita' e' una barzelletta. E che dire poi della privacy? Temo ci sia il rischio che qualcuno possa entrare nel sistema e guardare cosa c'e' dentro". Quest'ultima perplessita' viene fatta propria anche dal capogruppo del Pd, Sergio Lo Giudice, e della consigliera della Lega Nord, Mirka Cocconcelli, che chiedono lumi a Moruzzi. I timori di Mirco Pieralisi e Lorenzo Cipriano di Sel, invece, riguardano le 'vecchie generazioni', gli anziani che non usano il computer e che rischiano di essere tagliati fuori. "Inoltre non vorrei mai che questo sistema, seppur pratico e interessante, facesse venir meno il rapporto relazionale tra medico e paziente", eccepisce Pieralisi. "E' indubbio che una fetta di popolazione non usa il fascicolo eletronico- gli va dietro Daniele Carella del Pdl- ecco perche' l'amministrazione dovrebbe attiuvare un sistema di tutoraggio".
Il direttore del Cup, pero', rassicura: "Il sistema ci ha messo tanto a partire proprio perche' abbiamo fatto una serie di verifiche sulla sicurezza. I dati sono conservati dove sono generati, il paziente deve dare il consenso e ogni accesso alla cartella e' tracciabile. Ogni volta che riapro la pagina, un avviso mi dice quando e' stato l'ultimo ingresso, si puo' anche chiede un avviso per sms sul telefonino". Per quanto riguarda il lavoro dei medici di medicina generale (4.000 quelli in rete) e quelli ospedalieri (8.000), Sole "servira' per semplificare e sburocratizzare- aggiunge- guai fosse in contrasto col loro lavoro". L'unica preoccupazione di Moruzzi e' che "essendo una vera rivoluzione, il passaggio tra il vecchio e il nuovo va governato". Tra le altre note positive del fascicolo, conclude, c'e' la possibilita' di scrivere la storia anche familiare delle epidemiologie, compresi i problemi di ereditarieta' di alcune malattie".
Per facilitare l'uso del fascicolo, Caviano ha redatto un ordine del giorno che chiede alla Giunta diu far partire azioni di promozione e diffusione della novita', in collaborazione col Cup, coi quartieri e gli Urp. Inoltre, al Comune il consigliere chiede di intervenire, attraverso la Conferenza socio sanitaria per implementare il fascicolo nelle reti di sanita' per migliorare anche il problema delle liste d'attesa.
(Wel/ Dire)