SALUTE. CALVIZIE, OVER 40 IN CARRIERA: ECCO CHI VA DA CHIRURGO
ESPERTO: "AUMENTANO DONNE CON PROBLEMI, SONO MANAGER STRESSATE".
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 30 apr. - Sono prevalentemente uomini, over 40 e in carriera quelli che chiedono aiuto al chirurgo estetico per mettere un freno alla caduta dei capelli. A fare l'identikit di chi soffre di calvizie e si rivolge a un esperto per trovare un rimedio e' Ezio Maria Nicodemi, docente all'Universita' di Tor Vergata di Roma e dirigente chirurgo plastico all'Istituto dermopatico dell'Immacolata (Idi) di Roma, che in una nota spiega come "la calvizie puo' diventare un problema serio, che ci limita nella vita sociale e nella sfera intima. E negli ultimi tempi l'eccessiva caduta di capelli non e' piu' solo un problema al maschile, ma riguarda sempre di piu' anche le donne".
"Le richieste per interventi contro la calvizie- spiega Nicodemi- arrivano nella maggior parte dei casi da uomini che hanno raggiunto una buona posizione lavorativa e per i quali la propria immagine e l'armonia del viso e' importante anche sul posto di lavoro. Ultimamente pero'- prosegue il chirurgo- arrivano sempre piu' richieste anche dalle donne, in prevalenza manager, che a causa di un'eccessiva stimolazione ormonale, spesso causata da forte stress, finiscono per presentare le stesse problematiche del sesso forte: diradamento dei capelli e stempiatura. Se pure in minoranza, non mancano, poi, le richieste di giovani ragazzi che una volta superati i 18 anni iniziano a presentare uno sfoltimento dei capelli. Questo molto spesso causa loro ansia e difficolta' per ogni tipo di prestazione".
Ma cosa si chiede a un chirurgo estetico? "Come prima cosa questi pazienti sono alla ricerca di un rimedio per bloccare la caduta dei capelli- continua Nicodemi- Prima di ogni intervento bisogna fare una valutazione dello stato di salute del cuoio capelluto e del capello. Solo dopo aver sentito anche il parere del dermatologo, si decide come intervenire. Al di la' del trapianto, si possono utilizzare altre metodiche, come ad esempio quella del Prgf, ossia del plasma ricco di fattori di crescita: si tratta di microinfiltrazioni nel cuio capelluto di piastrine prelevate nel sangue, che poi vengono stimolate attraverso un laser. Obiettivo: far risvegliare i bulbi piliferi dormienti. Le sedute durano circa 15 minuti e non sono dolorose", assicura l'esperto, che raccomanda, pero', di "rivolgersi solo a centri specializzati".
(Wel/ Dire)
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