(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 19 apr. - Sull'invecchiamento attivo occorre convogliare le poche risorse che ci sono in un progetto unico e condiviso, ed evitare di relegare il tema solo al sociale ma renderlo trasversale fra diversi assessorati e i vari ministeri". E' quanto ha chiesto Lorena Rambaudi, assessore della Regione Liguria e coordinatore della Commissione politiche sociali della conferenza dei Presidenti delle Regioni durante la presentazione del programma nazionale per l'Anno europeo per l'invecchiamento attivo e la solidarieta' tra generazioni tenutasi questa mattina a Roma. Per Rambaudi, l'anno dedicato all'invecchiamento attivo deve essere uno "stimolo per le regioni che non hanno ancora attivato progetti e per poter passare buone pratiche fra regioni e metterle a sistema". Dello stesso parere Stefano Caldoro, presidente della Regione Campania. "Il sistema pubblico si deve confrontare sulle buone pratiche - ha affermato -. Dobbiamo verificare quali sono le migliori azioni che possiamo mettere in campo e utilizzare al meglio le conoscenze gia' prodotte". Dell'importanza della rete, ha parlato anche Luisa Santolini, deputato dell'Udc, che ha sottolineato anche l'urgenza di inserire il tema della famiglia nelle iniziative previste lungo tutto l'anno. "Non vorrei che gli anziani venissero considerati come realta' a se stante senza valutare il contesto - ha spiegato -. La famiglia potrebbe essere una grande risorsa se fosse valorizzata come si deve. Investendo su questa risorsa, nel Veneto la sanita' ha risparmiato milioni e milioni di euro senza scaricare ulteriori pesi, ma lavorando in maniera costruttiva con le famiglie".
(Wel/ Dire)