STRUTTURA RESIDENZIALE NATA DALL'ESPERIENZA DI DUE FAMIGLIE.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 19 apr. - Che cosa succede alle persone disabili quando vengono a mancare i familiari? E se non sono autonome, chi si prende cura di loro? Domande a cui vuole rispondere concretamente la Fondazione Onlus "Fornino Valmori", con la costruzione di una struttura residenziale per persone autistiche e con disagio psichico. Il progetto "Dopo di noi" nasce dall'esperienza personale dei 2 fondatori, Vincenzo Fornino e Otello Valmori, e delle rispettive famiglie. "Tanti anni fa, quando mi sono trovato di fronte al disagio psichico di mio figlio, non ho trovato soluzioni concrete ai miei bisogni - spiega Fornino - La mia preoccupazione era: E dopo di noi? Quando non saremo piu' in grado di occuparci di nostro figlio?".
Cosi', grazie alla collaborazione con Otello Valmori, amico di Fornino e nonno di un ragazzo affetto da autismo, ha preso forma il progetto della struttura residenziale. "Il primo passo e' stato costituire la Fondazione - continua Fornino - per iniziare a realizzare concretamente il progetto e raccogliere i fondi necessari". La casa residenziale, gia' in costruzione a Fratta Terme, nel comune di Bertinoro, sara' inaugurata e resa operativa all'inizio del 2013, secondo le previsioni dei fondatori.La struttura, che si estende su 22 ettari di terreno, di cui 1 piantumato a bosco, comprende 2 unita' abitative per un totale di 20 posti letto (12 per persone con disagio psichico e 8 per autistici). In piu', viene data alle famiglie degli ospiti la possibilita' di soggiornare nella struttura per brevi periodi di tempo o permanentemente, portando avanti cosi' anche il progetto "Durante noi". Oltre all'attivita' residenziale, il progetto offre varie attivita' diurne, rivolte a circa 20-30 persone: laboratori di pittura, ricamo, ceramica, musica ma anche falegnameria e lavorazione del ferro. "Il lavoro e' un importante strumento di sfogo e permette ai ragazzi di sentirsi utili - commenta Galeazzo Gavini, gia' dirigente dei servizi d'integrazione dell'Azienda Usl di Forli' e collaboratore della fondazione -Uno degli obiettivi primari del progetto, infatti, e' l'inserimento lavorativo e sociale delle persone con disagio, il tutto all'interno di un ambiente educativo e protetto".
Ma non e' tutto. La struttura, infatti, comprende una serra riscaldata per la coltivazione di frutta e verdura, che potra' essere venduta nel farm market interno al complesso. Per le attivita' di tempo libero sono messi a disposizione degli ospiti campi da calcio, tennis, pallavolo e un laghetto per la pesca sportiva. In costruzione anche un maneggio e una scuderia con oltre 30 cavalli, coinvolti nell'ippoterapia e nella riabilitazione equestre.I disagi psichici, soprattutto la sindrome autistica, compromettono aspetti primari della vita di ognuno, quali l'interazione sociale, la comunicazione, il linguaggio e il comportamento dell'individuo in generale. Secondo dati di settore, circa l'80% dei soggetti affetti da autismo non raggiunge mai un'autonomia socio-relazionale sufficiente, quindi necessita costantemente di aiuto e protezione. E quasi mai le famiglie ricevono un supporto adeguato per affrontare il problema. "Il nostro e' un progetto che da' risposte; partiamo dai bisogni concreti e specifici di chi si rivolge alla Fondazione, cercando di soddisfare quante piu' richieste possibile", conclude Fornino. Per l'importante valore sociale del progetto, inoltre, la Fondazione e' intenzionata a sottoscrivere convenzioni con gli enti pubblici della provincia (Azienda Usl e Comuni) e con le associazioni di tutela dei diritti delle persone disabili.
(Wel/ Dire)