RAPPORTO OMS-ADI: IN FUTURO SFIDA SEMPRE PIÙ GRANDE PER I SERVIZI SANITARI.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 12 apr. - Le demenze non costituiscono una parte normale dell'invecchiamento, ma interessano un sempre piu' alto numero di persone, e non solo nei paesi industrializzati, ma in tutto il pianeta. Per questo, visto l'enorme costo della malattia, e' necessario che i sistemi sanitari nazionali siano consapevoli della grande sfida che avranno di fronte e si attrezzino per combatterla al meglio. E' uno dei messaggi chiave del rapporto "Demenza: una priorita' di salute pubblica", commissionato da Oms (Organizzazione mondiale della sanita') e Adi (Alzheimer's Disease International) a quattro gruppi di esperti.
Il rapporto stima in 35,6 milioni le persone con demenza nel 2010: ogni anno si stimano 7,7 milioni di nuovi casi (un nuovo caso da qualche parte nel mondo ogni quattro secondi). Secondo i ricercatori, l'aumento dei casi di demenza richiede un'azione immediata, soprattutto nei Paesi a basso e medio reddito, dove le risorse sono poche. Del resto, l'enorme costo della malattia costituira' una sfida per i sistemi sanitari nazionali: i costi sono stimati attualmente in 604 miliardi di dollari all'anno e sono destinati ad aumentare ancora piu' rapidamente.
Il lavoro sottolinea che la gente vive per molti anni dopo l'insorgenza dei sintomi di demenza: pertanto, con un adeguato sostegno, molte possono e devono essere in grado di continuare ad impegnarsi e contribuire all'interno della societa' e avere una buona qualita' di vita. La demenza - sottolinea il testo del rapporto - e' stressante per i familiari e per loro e' necessario un supporto adeguato da parte dei sistemi sanitari, sociali, finanziari e giuridici. Ecco il motivo per cui tutti i Paesi devono includere le demenze nei loro programmi di salute pubblica: a livello internazionale, nazionale, regionale e locale sono necessari programmi e coordinamento su piu' livelli e tra tutte le parti interessate. Viene sottolineato inoltre che le persone affette da demenza e i loro familiari hanno spesso una consapevolezza unica della loro reale condizione e necessita': dunque dovrebbero essere coinvolti nella formulazione delle politiche, piani, leggi e servizi che li riguardano. Il messaggio finale e' dunque che e' arrivato il tempo di agire per promuovere a livello mondiale una societa' in grado di comprendere ed includere le demenze, per considerare le demenze una priorita' sociosanitaria nazionale in tutti i Paesi, per migliorare l'atteggiamento e la conoscenza del pubblico e dei professionisti rispetto alle demenze, per investire nei sistemi sanitari e sociali per migliorare l'assistenza e i servizi per le persone affette da demenza e i loro familiari, per aumentare la priorita' data alle demenze nell'agenda della ricerca di salute pubblica.
I responsabili del rapporto di studio sono stati Shekhar Saxena, direttore del Dipartimento di Salute Mentale e Abuso di sostanze dell'Oms; il direttore esecutivo Adi Marc Wortmann e il presidente Daisy Acosta; Martin Prince dell'Institute of Psychiatry, King 's College di Londra ed Ennapadam; S.
Krishnamoorthy e TS Srinivasan, rispettivamente direttore e presidente dell'Istituto di Scienze Neurologiche, India. Il rapporto integrale e' disponibile sul sito: http://www.alz.co.uk/WHO-dementia-report.
(Wel/ Dire)