UNICO APPROCCIO TERAPEUTICO NON APPLICABILE SU TUTTI I SOGGETTI.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 2 apr. - "Oggi, ad un secolo
dalla identificazione di questa complessa sindrome patologica, e'
indispensabile garantire una ricerca scientifica aperta e al
passo coi tempi e la liberta', da parte delle famiglie dei
soggetti affetti, di scelta della terapia". Lo ha affermato la
senatrice di Futuro e Liberta', Barbara Contini, presidente di
Alleanza Ospedali Italiani nel Mondo.
"I bambini autistici- ha precisato la Contini- mostrano
un'apparente carenza di interesse e di reciprocita' relazionale
con gli altri; una tendenza all'isolamento e alla chiusura
sociale; un'apparente indifferenza emotiva agli stimoli o, al
contrario, una ipereccitabilita' agli stessi; difficolta' ad
instaurare un contatto visivo diretto; difficolta' nell'iniziare
una conversazione o a rispettarne i "turni"; incertezza nel
rispondere alle domande e nel partecipare alla vita o ai giochi
di gruppo".
Conclude la senatrice di Fli, che ha seguito con particolare
attenzione e spiccata sensibilita' il dibattito sugli ultimi
sviluppi scientifici che riguardano l'autismo: "È del tutto
evidente che un unico tipo di approccio terapeutico non puo'
essere applicato a tutti i soggetti autistici, perche' la
gravita' e la sintomatologia dell'autismo variano da individuo a
individuo; ad esempio secondo la presenza o meno del linguaggio
verbale e secondo la gravita' del ritardo mentale che, qualora
fosse lieve o assente, garantirebbe un miglioramento del paziente
in base all'eta' se il trattamento terapeutico fosse intrapreso
in eta' precoce".
(Wel/ Dire)