LO STATO DELL'ARTE DELLA DERMATOLOGIA ESTETICA A CONGRESSO.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 26 set. - Da 10 anni la tossina
botulinica viene usata nella medicina estetica per correggere i
segni del tempo e il suo impiego e' diventato ormai una prassi
molto diffusa tra gli specialisti del settore.
Per fare chiarezza sui pregiudizi che ancora sussistono in alcune
persone, nonostante anni di pratica clinica, di esperienza
professionale e di studi scientifici, l'Accademia Dermatologica
Romana (ADR) e la SIDeMaST - Societa' Italiana di Dermatologia e
delle Malattie Sessualmente Trasmesse - hanno organizzato la
"Tavola Rotonda sulla Tossina Botulinica", nell'ambito della IIa
edizione del Congresso di Dermatologia Estetica.
"Attraverso uno studio condotto dal nostro dipartimento - ha
affermato Nicolo' Scuderi, Professore di Chirurgia Plastica
presso la "Sapienza" Universita' di Roma - in corso di
pubblicazione su una importante rivista americana di
dermatologia, l'American Journal of Clinical Dermatology, abbiamo
effettuato una revisione della letteratura scientifica per
evidenziare l'efficacia e la sicurezza delle tossine botuliniche
attualmente autorizzate per il trattamento delle rughe
glabellari. Attraverso questa analisi abbiamo messo in evidenza
come la letteratura scientifica dimostri ampiamente efficacia e
sicurezza delle formulazioni di tossina botulinica finora
approvate per uso estetico. Gli effetti collaterali minori, quali
mal di testa, gonfiore locale, ecchimosi, sono piuttosto
frequenti ma temporanei, mentre quelli di maggior entita' sono
estremamente rari e comunque reversibili." L'aspetto piu'
importante di cui si e' discusso nel corso della Tavola Rotonda
riguarda il confronto tra le varie formulazioni autorizzate le
quali, e' stato sottolineato, non sono intercambiabili. Cio'
significa che non si possono applicare stesse diluizioni e stessi
dosaggi a formulazioni diverse ed e' quindi compito del medico
individuare il prodotto piu' indicato e utilizzarlo in modo
appropriato, per assicurare al paziente un risultato sicuro e
ottimale.
"Un ruolo cruciale nella sicurezza del trattamento con la tossina
botulinica e' ricoperto dallo specialista che lo esegue - ha
commentato il Prof. Sergio Chimenti, Direttore della Clinica
Dermatologica dell' Universita' di Roma Tor Vergata e Presidente
del Congresso - che deve conoscere perfettamente l'anatomia del
viso e la farmacologia della tossina botulinica, oltre ad avere
un'ampia esperienza nel trattamento delle rughe. Inoltre, e'
doveroso da parte di noi medici informare il paziente sulle
caratteristiche del farmaco, sulle controindicazioni e sugli
eventuali effetti collaterali." Ed e' proprio la sicurezza il
fattore su cui i dermatologi hanno lavorato di piu' in questi
anni. Oggi, infatti, grazie alla tracciabilita' del prodotto,
l'uso della tossina botulinica in estetica e' molto sicuro: il
medico rilascia al paziente il codice a barre relativo al
prodotto utilizzato e questo mette il paziente al riparo dai
botulini non autorizzati per uso estetico e da quelli illegali,
per i quali non e' stato condotto nessun controllo e nessuno
studio scientifico che ne dimostri la sicurezza in ambito
estetico.
La tossina botulinica viene impiegata da oltre 20 anni nella
cura di importanti patologie oftalmiche e neurologiche come lo
strabismo, il blefarospasmo, la spasticita' focale del polso e
della mano in pazienti adulti colpiti da ictus cerebrale e
l'iperidrosi.
Proprio sull'uso terapeutico della tossina botulinica, alla
Tavola Rotonda di oggi e' intervenuto anche il Prof. Martelletti,
Direttore del Centro di Riferimento Regionale per le Cefalee
presso l'Azienda Ospedaliera Sant'Andrea di Roma, che ha
illustrato la nuova indicazione della tossina per la cura
dell'emicrania. La tossina botulinica, infatti, e' stata gia'
approvata per l'uso nella Emicrania Cronica dalla FDA e
dall'EMEA. In Italia si attende l'autorizzazione per muto
riconoscimento.
Uso terapeutico tossina botulinica Nel 2010 le fiale di tossina
botulinica autorizzata utilizzate per uso estetico sono state: 10
milioni in tutto il mondo, 2.600.000 negli USA e 100.000 in
Italia. Considerando che si eseguono mediamente 2 trattamenti
all'anno (ogni 6 mesi circa), nel 2010 almeno 50.000 italiani si
sono sottoposti al trattamento. Per il 2011 il trend delle fiale
utilizzate e' decisamente in aumento.
Al Congresso di Dermatologia Estetica e' stata presentata una
importante novita': si tratta di un enzima, la Yaluronidasi, in
grado di sciogliere l'acido ialuronico nei casi in cui si sia
ottenuto un risultato non desiderato o non corrispondente alle
aspettative del paziente.
Puo' accadere, in seguito ad infiltrazioni con filler a base di
acido ialuronico per correggere solchi del viso o aumentare
volumi di zigomi, labbra mento o contorni del volto, che, per
errore di tecnica, mal posizionamento nel tessuto o eccessiva
quantita' di prodotto iniettato, si verifichino effetti che si
discostano dalle aspettative del paziente, creando nei giorni
successivi all'intervento risultati sgradevoli che vanno da
piccoli accumuli e cordoni a labbra o zigomi eccessivamente
aumentati di volume e quindi causa di disagio.
Nel corso del Congresso sono stati presentati alcuni lavori che
dimostrano come l'uso di una soluzione a base di Yaluronidasi
addizionata con anestetico, se iniettata in piccolissime
quantita' direttamente dove e' stato posizionato l'impianto di
acido ialuronico, sia in grado di scioglierlo e dissolvere il
materiale in eccesso nel giro di 24 - 48 ore, mentre i tempi di
riassorbimento naturale del filler variano dai 3 ai 9 mesi.
(Wel/ Dire)