DISABILITÀ. SCUOLA, A BOLOGNA OLTRE 618 INTERVENTI DELL'AUSILI
COMPUTER, TASTIERE SPECIALI, SOFTWARE E SINTETIZZATORI VOCALI.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 22 set. - A. e F. non parlano,
ma grazie a un supporto con un'uscita vocale hanno potuto
partecipare, insieme ai loro compagni di classe, alla recita
finale dell'anno scolastico con un ruolo molto piu' attivo di
quanto non potessero fare prima. G.
ha problemi di dislessia. In classe utilizza un Pc per seguire le
lezioni. Grazie alla Legge Stanca (4/2004), che contiene
disposizioni per favorire l'accesso delle persone disabili agli
strumenti informatici, ha potuto avere a disposizione sul
computer in formato digitale i testi didattici che utilizzano i
suoi compagni, con la possibilita' di consultarli e di
intervenire sui libri proprio come fanno gli altri. Sono solo due
esempi di come gli ausili tecnologici possono contribuire a
migliorare l'integrazione e la partecipazione degli studenti
disabili alle attivita' scolastiche, e anche a quelle
extrascolastiche (come nel caso della recita). Gli ausili
utilizzati in entrambi i casi sono stati proposti dal Centro
ausili tecnologici (Cat), un servizio dell'Ausl di Bologna,
gestito in convenzione con l'Aias, che opera come servizio di
primo e secondo livello (sia in risposta all'utente finale che
come consulente dei servizi territoriali). "Da noi arrivano
persone da tutta Italia - spiega Claudio Bitelli, responsabile
area ausili - Nel 2010 abbiamo avuto 2.203 accessi di cui circa
il 70% provenienti da Bologna e provincia".
Ma come funziona il servizio? Il Cat si occupa soprattutto di
problematiche legate a disabilita' motorie e multiple con
interventi mirati alla proposta di ausili tecnologici in ambito
scolastico, domestico, sociale e lavorativo. "Il centro fa una
valutazione degli ausili tecnologici, ovvero una sorta di
diagnosi e prognosi della persona e del contesto in cui vive -
spiega Brunella Stefanelli che fa parte del team del Cat - sia
prima che dopo la proposta degli ausili per verificare che, ad
esempio, la postazione in classe sia idonea o che il Pc sia
correttamente posizionato sul banco". La valutazione e'
finalizzata alla proposta di un ausilio all'interno di un
progetto personalizzato in collaborazione con i servizi che hanno
in carico il caso. Oltre alle valutazioni (618 nel 2010 di cui il
50% in eta' scolare, da 0 a 18 anni), il Cat effettua consulenze
a operatori (726 nel 2010 di cui il 24% nella scuola), supporto
ovvero gli interventi educativi, le personalizzazioni tecniche e
l'addestramento all'uso degli ausili (282 nel 2010 di cui il 40%
a scuola) e formazione (22 eventi nel 2010 con il 56% dei
partecipanti in ambito educativo).
Tastiere speciali o facilitate per chi ha problemi motori o di
ritardo mentale, comunicatori vocali, ma anche software per
aiutare i bambini che hanno problemi con i numeri, per quelli che
hanno disturbi specifici dell'apprendimento, per consentire la
lettura attraverso la sintesi vocale e molti altri: chi fornisce
questi strumenti agli studenti disabili? Il Cat e' indipendente
da logiche commerciali e le sue valutazioni fanno riferimento
all'intero panorama delle possibilita' tecnologiche presenti sul
mercato. "Si tratta di materiali piuttosto costosi che noi non
forniamo all'utente, se non in caso di urgenze che non possono
essere risolte in altro modo, - spiega Stefanelli - ma diamo
indicazioni sui servizi esistenti di prestito o sulla
possibilita' di richiedere finanziamenti per l'acquisto in
azienda". Molti degli ausili sono forniti tramite la rete dei
Centri territoriali handicap (Cth) istituiti presso gli uffici
scolastici regionali. "C'e' una lista di attesa ma non e' molto
lunga - continua Stefanelli - e si sta creando anche un database
a livello regionale per fare in modo che un ausilio una volta
smesso possa essere riciclato e riutilizzato da altre persone".
Oltre al Cat in Emilia-Romagna dal 2000 esiste il Centro
regionale ausili (Cra), servizio gestito dall'Ausl in convenzione
con Aias. Nel 2010 il Cra ha avuto 3.303 accessi (di cui il 50%
provenienti da Bologna e provincia), di cui 366 valutazioni (31%
in eta' scolare), 957 consulenze a operatori (di cui circa il
7,5% nella scuola), formazione (23 eventi con il 59% dei
partecipanti in ambito educativo).
(Wel/ Dire)
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