SANITÀ. BOLOGNA, CENTRO PER DONNE STRANIERE COMPIE 20 ANNI
NEGLI ULTIMI 10 ANNI 25.000 UTENTI, "RISPETTANDO OGNI CULTURA"
(DIRE - Notiziario Sanita') Bologna, 22 set. - E' il 1991 quando
inizia a crescere il numero di bambini immigrati nelle scuole.
Alla visibilita' dei bambini si accompagna l'invisibilita' delle
madri. All'interno del Servizio Materno Infantile della Usl 28
nasce il Centro per la salute delle donne straniere e dei loro
bambini. Ad accogliere tanta diversita' di esperienze e culture
un'equipe di professioniste, dalla mediazione alla medicina. Oggi
il centro, diretto da Maria Giovanna Caccialupi, compie 20 anni:
negli ultimi 10 anni sono stati oltre 25.000 gli stranieri che si
sono rivolti al servizio dove la transculturalita' e l'impiego di
mediatori linguistici e culturali accompagnano il lavoro delle
operatrici del centro. "Per capire meglio i bisogni- spiega
Caccialupi- e' indispensabile il rispetto della cultura di ogni
singolo paziente". E sono proprio mediatrici e operatrici a
parlare al convegno organizzato per il ventennale del centro,
dove hanno raccontato le loro esperienze. Un esempio? Mingshang
Lee, mediatrice cinese, racconta che durante il lavoro ha dovuto
acquisire conoscenze specifiche, ad esempio in ambito
ginecologico.
"Ascoltare, rielaborare e consigliare: e' questo il compito
del mediatore linguistico- dice Lee- le donne cinesi sono quelle
con piu' difficolta' linguistiche, oltre a rappresentare una
delle utenze piu' numerose, di queste ognuna ha un concetto
diverso di salute, di allattamento o di alimentazione corretta".
(Wel/ Dire)
|