(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 19 set. - Colpita da un
conflitto cronico e da una siccita' ricorrente, la Somalia ha ora
il piu' alto tasso al mondo di mortalita' infantile sotto i 5
anni: questo il dato che emerge dal recentissimo rapporto
"Livelli e tendenze della mortalita' infantile" realizzato
dall'Igme, il Gruppo delle Inter-agenzie delle Nazioni Unite per
la stima della mortalita' infantile, guidato dall'Unicef e
dall'Oms.
Secondo questo rapporto, in tutto il mondo le morti evitabili
di bambini piccoli sono scese dal 1990 del 35%; la Somalia, nel
2010, ha un tasso di mortalita' infantile pari a 180 decessi ogni
1.000 nati vivi, il piu' alto al mondo. "Anche prima dell'attuale
crisi, un bambino su sei moriva prima del quinto compleanno. Ora
ci aspettiamo un numero di morti ancora maggiore", ha detto
Rozanne Chorlton, Rappresentante Unicef in Somalia. "Non c'e'
dubbio che per un bambino la Somalia e' uno dei luoghi piu'
difficili per sopravvivere". In sei aree nel sud della Somalia
"e' stata dichiarata la carestia: Basso Shebele, Bakool
meridionale, Shebele centrale, regione di Bay, corridoio di
Afgoye e Mogadiscio. Nel centro e nel sud della Somalia, 750.000
persone sono a rischio imminente di morte e 1,5 milioni di
bambini hanno bisogno di immediata assistenza umanitaria, di cui
336.000 bambini sotto i cinque anni affetti da malnutrizione
acuta". Nella regione di Bay "viene registrato il piu' alto tasso
di malnutrizione acuta globale, intorno al 58%, una percentuale
quasi quattro volte sopra la soglia di emergenza del 15% fissata
dall'Oms. Nei prossimi mesi, con l'inizio delle piogge, il
rischio di epidemie, come la malaria e la polmonite, e' destinato
a far aumentare ulteriormente la mortalita'. Con uno stato di
malnutrizione acuta, il rischio per un bambino di contrarre
infezioni puo' aumentare fortemente e puo' portarlo alla morte".